Truffe agli anziani, fermata a Imola la banda dei finti medici e infermieri
Erano specializzati in truffe agli anziani, spacciandosi soprattutto per finti medici e infermieri. E per mettere a segno il loro piano sono venuti in trasferta dalla provincia di Teramo fino a Imola per un sopralluogo. Non hanno però fatto i conti con la polizia che li ha scoperti e fermati. A finire nei guai un uomo di 65 anni di Loreto e una donna di 48 anni di Giulianova, denunciati lui per il porto abusivo di oggetti atti ad offendere e lei per il possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Per entrambi il questore di Bologna ha disposto il foglio di via dal territorio imolese.
Una pattuglia, durante un controllo, ha notato sulla Selice una Nissan sospetta con tre persone a bordo. Controllata la targa, gli agenti hanno scoperto che la vettura era stata fermata qualche settimana prima in un’altra regione con a bordo soggetti dediti a reati contro il patrimonio, furti nelle abitazioni ma soprattutto truffe agli anziani. Reato, quest’ultimo, in cui erano specializzati sia il 65enne che la 48enne, bravi a fingersi medici e infermieri per raggirare le persone più fragili.
Una volta fermati, i tre non hanno saputo motivare la loro presenza a Imola e la ragazza seduta nel sedile posteriore, fingendo di cercare dei fazzoletti nella borsa, ha provato di disfarsi di una scheda telefonica di uno smartphone. Scattate le perquisizioni, la polizia ha rinvenuto sotto al sedile dell’auto una paio di forbici da elettricista e una mascherina facciale, mentre nel giubbotto della donna tre chiavi di metallo limate. L’uomo al volante è stato anche sanzionato in quanto guidava una vettura con la carta di circolazione scaduta.
r.cr.