Rifiuti del Rovigo arrivati nel Santerno, domani sopralluogo di Arpae a Castel del Rio
I rifiuti riservati nel rio Rovigo nei giorni scorsi dopo la frana che a Palazzuolo sul Senio ha riportato alla luce una discarica ormai dimenticata sono, inevitabilmente, arrivati anche nel Santerno, prima a San Pellegrino e poi a Coniale. E, come previsto, stanno scendendo lentamente a valle.
Domani Arpae effettuerà un sopralluogo a Castel del Rio prelevando dei campioni d’acqua, mentre la settimana prossima ne farà un altro con l’utilizzo di un drone per ispezionare dall’alto, in accordo con Arpa Toscana. Hera, che è il gestore dei rifiuti anche nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola, ha già installato tre reti per intercettare i rifiuti e a breve ne saranno posizionate altre due.
«Dalla Regione massima attenzione – spiega l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo -. La situazione è attentamente monitorata e saremo pronti a intervenire immediatamente se ce ne sarà la necessità».
Sul «sabato sera» in edicola da oggi la ricostruzione del perché i rifiuti sono finiti nel torrente Rovigo e soprattutto di quanto accadde nel 1971 quando Imola si mosse con il sindaco Ruggi, l’onorevole Vespignani e il «sabato sera» per bloccare gli sversamenti dell’immondizia.
r.cr.
Nella foto: i rifiuti nel rio Rovigo