La classe dei Pierini bocciata, Virtus che brutta pagella prima del derby
Virtus – Agrigento 63-81 (13-23, 34-49, 51-63)
Galetti è elegante come un insegnante di liceo, ma i suoi studenti assomigliano ad una classe di Pierini. Svogliati e abulici, nemmeno svegliati da (non) fischi arbitrali confusi. Unica sufficienza per la voglia di Valentini di tornare sul primo banco. Così la classifica giallonera resta anonima. Manca tanto alla fine, ma alla pagina dei play-off la classe di prof Galetti difficilmente ci arriverà in questo anno scolastico.
Lo striscione e il derby
Appese nella curva del Ruggi c’erano le bandiere dell’Onu – Virtus (Brasile, Argentina, Senegal e Camerun), ormai fisse per la Brigata Giallonera in omaggio ai suoi stranieri. Stavolta erano stese per coprire uno striscione che recitava «ultima chiamata» firmato Onda d’Urto. L’avvertimento dei tifosi Andrea Costa era rivolto ai loro giocatori che lo hanno letto durante la loro unica seduta di allenamento settimanale al Ruggi.
La prossima partita, domenica 23 marzo, sarà il derby.
La sintesi
Nei 5 c’è Masciarelli ammaccato. In 3 minuti fa canestro solo Disibio (0-5). La Virtus è indecorosa (1-10 in 5 minuti). Masciarelli dà qualche segnale (7-14). Difesa molliccia e attacco sterile, Virtus a -10.
Galetti pesca in panca, ma nella rete ci sono solo alghe che soffocano la Virtus (13-26). Ambrosin prova a strapparle con due triple e un libero (20-28, 15 minuti). Agrigento sopporta. Pinza stringe i tempi (27-32), Scarponi marcia forte (16 punti, ancora +10). Agrigento dilaga fino a +15.
Terzo quarto, primo cesto di Vaulet (dopo 24 minuti). Morina è vittima di un arbitraggio già molto discutibile (tecnico e 4° fallo). La Virtus è vittima di sé stessa (-17). Non c’è storia e l’ultimo quarto non merita una riga.
Paolo Bernardi
Un time out della “classe” di prof. Galetti (Isolapress)