Protezione civile del futuro, piano per un coordinamento metropolitano per le emergenze
Un nuovo coordinamento metropolitano della Protezione civile, per rispondere in maniera unitaria alle emergenze che colpiscono il territorio. È l’obiettivo che la Città metropolitana vuole realizzare per il prossimo futuro dopo le alluvioni degli ultimi due anni.
L’Ente ha dunque definito un Programma di lavoro, che è stato presentato venerdì dal delegato del sindaco, Enrico Di Stasi, ai sindaci dell’area metropolitana. Il Programma parte innanzitutto da una ricognizione dell’esistente, dalla valutazione dei danni e dall’analisi delle criticità. In particolare si proporrà ai Comuni di rispondere a un sondaggio per avere informazioni sia sullo «stato dell’arte» del sistema di Protezione civile locale, sia per una rinnovata rilevazione dei danni causati alle infrastrutture e dell’efficacia delle misure di prevenzione messe in atto. L’analisi indagherà anche la percezione dell’impatto sulle persone e sul tessuto sociale.
L’indagine permetterà dunque, attraverso la raccolta di dati sia quantitativi che qualitativi, di far emergere i punti di forza e di debolezza del sistema ed eventualmente suggerire «azioni» per rafforzarlo. Tra queste ultime, vista l’esperienza dei mesi scorsi, ad esempio l’aggiornamento dei piani di evacuazione e di allertamento rapido, con canali di comunicazione che possano raggiungere tutta la popolazione in caso di emergenza. E magri aumentare la frequenza delle esercitazioni sul territorio per testare l’efficacia dei piani di evacuazione e la capacità di risposta del personale di protezione civile.
r.cr.
Foto Isolapress