Quadruplicamento ferrovia, Venturi (Confagricoltura Bologna): «Nessun tracciato proposto è sostenibile per il tessuto produttivo agricolo»
«Nessuno dei tracciati proposti è sostenibile per il tessuto produttivo agricolo». È quanto evidenziato mercoledì sera dal presidente di Confagricoltura Bologna Davide Venturi durante il dibattito «I comitati e il mondo agricolo si confrontano sul progetto del quadruplicamento ferroviario tra Bologna e Castel Bolognese» organizzato al Centro sociale La Stalla dal Coordinamento dei comitati contrari al progetto. Un intervento, anche a nome delle altre associazioni Cia Imola e Terraviva Emilia Romagna, per esprimere il disappunto di un settore scarsamente considerato nella progettazione di questa grande opera pubblica.
«Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un drastico calo delle aziende agricole – ha esordito Venturi -. Proprio alla luce di questa situazione, riteniamo che le Istituzioni debbano considerare prioritario la salvaguardia della produttività dei loro territori, anche a fronte di opere pubbliche così impattanti come nel caso del quadruplicamento della linea ferroviaria tra Bologna e Castel Bolognese. È fondamentale che le conseguenze sulle attività produttive, a partire da quelle agricole, siano un elemento fondamentale nella valutazione di questi interventi, al pari del rispetto delle normative».
Tuttavia, come evidenziato da Venturi, questa situazione non si è verificata nel caso del progetto ferroviario. «Nessuna delle proposte presentata nel corso del dibattito pubblico ha dedicato la giusta attenzione al mondo agricolo – ha sottolineato -. Ognuna delle varianti proposte presenta gravi impatti sulle aziende agricole che insistono nelle aree interessate, in alcuni casi si arriverebbe addirittura al rischio di cessazione dell’attività stessa, tali sarebbero gli effetti devastanti. Il problema è che tutto questo non è stato inizialmente considerato, per questo abbiamo apprezzato la disponibilità del responsabile del dibattito pubblico ad ascoltare la voce degli agricoltori, che però dovevano essere interpellati prima per costruire percorsi condivisi».
Per Venturi «le aziende agricole non sono contrarie alle opere pubbliche, ma chiedono di essere considerate e ascoltate, perché c’è il rischio di penalizzare ulteriormente un settore già profondamente in crisi – ha concluso -. È fondamentale che vengano studiate soluzioni consapevoli, inclusive e rispettose. Confagricoltura Bologna, insieme a Cia Imola e Terraviva Emilia Romagna, chiede che siano cercate altre soluzioni progettuali e istituiti tavoli tecnici permanenti che tengano conto di tutte le parti coinvolte. Solo così sarà possibile garantire un equilibrio tra sviluppo infrastrutturale e tutela del patrimonio agricolo e del territorio».
r.cr.
Nella foto (Isolapress): l’incontro di mercoledì sera al Centro sociale La Stalla