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Andrea Costa – Virtus 100-85 (21-21, 52-49, 80-71)
A 180 secondi dalla fine Vaulet non ha più fiato da soffiare nella vela giallonera e il derby si conferma feudo biancorosso (7 a 3 in totale). Ha vinto chi ne aveva più bisogno per la classifica e per svoltare i cori della sua curva che, due settimane prima, le avevano sputato addosso veleno. I 100 punti sono balsamici per soffiare lontana l’aria avvelenata di un play-out incombente e ritrovare il calore della propria gente.
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L’innocenza perduta
La Virtus si prende la consolazione, forse temporanea, della classifica che la vede stare sopra. L’assenza di Kadjividi e Anaekwe non può essere mascherata, né a parole né in campo. L’innocenza perduta per tenere segreto ciò che non lo è mai stato, potrebbe non essere nulla in confronto al duro finale di stagione che sta per arrivare. Senza i centimetri e i muscoli dei due ragazzoni, Galetti dovrà creare nuove alchimie. Buon lavoro.
Il tabellino ufficiale Fip
La sintesi
Non c’è Anaekwe in quintetto e la sfida (annunciata dal Carlino Imola) con Klanjscek svanisce subito. Vaulet inizia con tre triple e un contropiede (4-11 in 3 minuti). Raucci dalla panca lo contiene meglio. L’Andrea Costa va avanti 21-20 perché la Virtus da tre non la mette più. Un libero di Masciarelli riequilibra.
Toniato sprinta (26-21), Ambrosin e Zangheri fanno inciampare la Virtus. Klanjscek a 0, Andrea Costa a + 8 dopo 16 minuti. Lo sloveno segna a 3 minuti dalla pausa. Masciarelli manca il pareggio a 4 decimi da tre. Si segna tantissimo.
Vaulet continua, Klanjscek riprende. E se segna anche Ambrosin è un derby speciale (61-61). Fazzi, Filippini e Sanguinetti inchiodano triple, Raucci va dentro e i biancorossi scappano (76-67, punteggio palindromo).
Piccoli play crescono: Pinza cerca di evitare la fuga dei biancorossi, Zedda prova di rilanciarla (84-76 a 7 dalla fine). Toniato a 230 secondi dalla fine porta a +12 i suoi (92-80).
Paolo Bernardi