La Fondazione Accademia di Imola conferma il Cda guidato da Passera e si prepara ad entrare nel padiglione dell’Osservanza
«È motivo di grande orgoglio presiedere una Istituzione che tanto onore fa all’Italia in tutto il mondo». Così Corrado Passera commenta il bilancio 2024 della Fondazione Accademia Internazionale di Imola Incontri col Maestro. La conferma dell’imprenditore e manager alla presidenza del Cda dell’istituzione imolese per il prossimo triennio si accompagna alla conferma della squadra con Antonio Belloni e Davide Fiumi vice, Guido Carlo Alleva, Ricciarda Belgiojoso, il sindaco di Imola Marco Panieri consiglieri. Resta anche la sovrintendente Angela Maria Gidaro.
La novità è l’ingresso nel Cda di Alessandra Pellegrini. Si tratta di una nota foundraiser del mondo culturale italiano. In oltre 30 anni di attività ha costruito una rete tra imprese e istituzioni culturali lavorando col Fondo italiano ambiente, il Touring Club e la Filarmonica della Scala.
«Il principio di Franco Scala, eccellenza nella docenza»
Un ingresso che dovrà servire a raccogliere fondi in vista dello sviluppo dell’Accademia che avrà una ulteriore spinta dall’apertura del padiglione dell’Osservanza prevista per il prossimo autunno.
«Le Accademie di Imola continuano con entusiasmo e rigore a valorizzare il principio fondativo impostato oltre trenta anni fa da Franco Scala» è l’omaggio di Passera al creatore dell’Accademia pianistica che in questi anni ha consolidato il suo ruolo di «eccellenza nella docenza, selettività nelle iscrizioni e investimento nelle produzioni artistiche» ricorda il presidente della Fondazione.
In questi anni l’Accademia si è consolidata nel suo ruolo di eccellenza mondiale nell’altissima formazione per la musica classica, sul modello inventato da Franco Scala, con 45 docenti e 230 studenti provenienti da 26 paesi dei vari continenti che studiano negli otto indirizzi musicali delle Accademie nate sul modello di qualità di quella storica di pianoforte, che rilasciano titoli equipollenti alle lauree universitarie. Di fatto la Fondazione è la prima Università Musicale Italiana, rivendicano dalla Rocca Sforzesca di Imola.
«Internazionale, anima imolese e la collaborazione col Comune»
«L’orizzonte formativo e culturale ha di certo ottica internazionale – conclude Passera -, ma l’anima rimane anche strettamente legata alle sue radici imolesi e il padiglione dell’Osservanza che stiamo per aprire grazie alla forte collaborazione con l’Amministrazione comunale ne è ulteriore dimostrazione».
p.b.
Nella foto, da sinistra: Corrado Passera, Davide Fiumi, Angela Maria Gidaro e Antonio Belloni