Più ore d’apertura per il rifugio «Casa Sofia» in attesa della nuova Stazione di Posta per senzatetto
Il rifugio «Casa Sofia» di via Poiano si «apre» per la prima volta alla cittadinanza e lo fa annunciando un’importante novità. L’apertura della struttura, capace di ospitare fino a 17 persone tra uomini e donne in grave marginalità, sarà dalle 16 alle 8 della mattina successiva (la domenica dalle 19 alle 8), ovvero quattro ore in più rispetto a prima. A permettere ciò il rafforzamento dell’equipe dedicata con due operatori professionali. Dal dicembre scorso poi le attività sono svolte grazie ad una coprogettazione tra Asp e la Rti costituita da Associazione Santa Maria della Carità, Solco Imola e Croce Rossa italiana. La custodia del rifugio, invece, è stata affidata a una famiglia tutor: un nucleo di origine straniera che proviene da una situazione di marginalità che ha accettato di farsi affiancare dai servizi sociali e raccogliere la sfida di mettersi al servizio della comunità nonostante le sue fragilità. La famiglia vive in una zona separata di Casa Sofia, col padre e la madre impegnati nell’accoglienza e pulizia del rifugio.
Il tutto in attesa che la nascita della vicina Stazione di Posta dia ancora più strumenti e risorse per sostenere le persone con grave marginalità. La coprogettazione avviata a dicembre sarà operativa infatti fino a marzo 2026, mese in cui è prevista la fine dei lavori per la Stazione di Posta La struttura da circa un milione di euro, finanziata con fondi del Pnrr, sarà un luogo aperto 24 ore al giorno per l’accoglienza degli adulti con grave marginalità, ma ospiterà anche laboratori professionalizzanti, ambulatori sociosanitari e svolgerà accompagnamento sociale per l’intera giornata. Inoltre, permetterà di dare una residenza fisica alle persone senza fissa dimora, superando le criticità dell’indirizzo non territoriale di via Sabina Santilli, con caselle postali vere e proprie per ricevere le comunicazioni importanti.
r.cr.
Foto Isolapress