Bilancio Regione, De Pascale: «Scelte difficili per tutelare la nostra sanità»
Il bilancio di previsione 2025-27 illustrato dalla giunta regionale in questi giorni a sindacati, associazioni di impresa e amministratori, ha sicuramente un impatto forte. I tagli del Governo verso gli enti locali (circa 100 milioni di euro all’anno alla Regione) e alla Sanità costringono a scelte difficili
“Quella che presentiamo è una delle più forti manovre a tutela della sanità pubblica della storia di questa Regione- sottolinea il presidente de Pascale-: avendo preso atto che il bilancio 2024 della nostra sanità si chiuderà con 200 milioni di squilibrio a causa dei mancati trasferimenti del fondo sanitario nazionale, si rende necessario un contributo straordinario per salvaguardare il diritto alla salute degli emiliano-romagnoli”. Ma, assicura de Pascale, “questa Regione non farà passi indietro e continuerà a fare tutto il possibile per salvaguardare e migliorare il proprio sistema sanitario regionale. Come dimostrano i dati sulla mobilità sanitaria, non siamo noi chiamati a tagliare la nostra offerta, ma è il sistema Paese a dover aumentare la propria”. Inoltre, prosegue il presidente della Regione, “prevediamo un incremento del Fondo per la non autosufficienza di 150 milioni nel triennio: ci vogliamo prendere cura come comunità della nostra componente più fragile come gli anziani non autosufficienti e le persone con disabilità”.
A regime, la manovra genererà un maggior gettito di circa 400 milioni di euro, agendo sulle leve fiscali di cui dispone la Regione: l’addizionale regionale Irpef, i ticket, l’Irap e il bollo auto (questi ultimi solo dal 2026). Gli aumenti, però, saranno parametrati in base al reddito di cittadini e famiglie, con l’obiettivo di salvaguardare le fasce più deboli.
“Ritoccare le leve fiscali non è una scelta che facciamo a cuor leggero – conclude de Pascale -, ne comprendiamo l’impatto e il sacrificio per famiglie e cittadini: per questo ne abbiamo parametrato il più possibile l’effetto in base al reddito, cercando di salvaguardare quelli più bassi. Ma credo sia un dovere di chi governa e amministra quella di saper prendere scelte coraggiose per difendere diritti e valori in cui crediamo e su cui si basa la storia dell’Emilia-Romagna”.
red.cro.