Sciopero ai Licei di Imola, domani tre cortei di studenti fin sotto il municipio: «Scuole in condizioni inaccettabili»
«Rivendichiamo il diritto di studiare in ambienti consoni alla vita scolastica, non in gabbie fatiscenti». È il grido di allarme lanciato dagli studenti del polo liceale di Imola che adesso vogliono far sentire la loro voce dopo il caso dell’epidemia di legionella al Valeriani e i problemi di riscaldamento nella sede del Rambaldi. Per questo hanno organizzato uno sciopero per la giornata di domani con tre cortei (da ognuno delle sedi dei licei) che convoglieranno in piazza Matteotti sotto al municipio.
«Non abbiamo più intenzione di restare muti e passivi di fronte ad autorità che tagliano costantemente i fondi alla scuola pubblica o che malversano quelli dati in carico al nostro istituto – fanno sapere i rappresentanti del polo liceale -. Dopo anni di inattività degli studenti imolesi abbiamo deciso, da quest’anno, di non piegare più la testa. La nostra, come tutte le scuole italiane, non è un ambiente dignitoso in cui studiare, un luogo che produce il disagio psicologico che viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle e quindi come studenti coscienti non ci presenteremo in una scuola che non riteniamo degna d’essere chiamata tale».
Le motivazioni sono innumerevoli. «Dalle inaccettabili condizioni della nostra scuola a un problema sistemico che coinvolge tutti gli istituti e gli studenti del nostro paese – continuano -. Classi troppo piccole o propriamente inagibili, finestre rotte che rimangono in mano ai nostri compagni, soffitti ammuffiti e pericolanti, palestre scadenti o non definibili tali, laboratori privi di materiale, sistemi di sicurezza non a norma e termosifoni o freddi o troppo caldi. E il caso di un’epidemia di legionella scoppiata in alcune classi del Liceo scientifico Valeriani. A fronte di varie richieste di colloquio col nostro dirigente non siamo stati ascoltati, essendo liquidati con vuote rassicurazioni, o addirittura le domande di confronto sono state più volte respinte».
r.cr.
Nella foto: sciopero degli studenti imolesi