Basket: pochi punti e tanti falli, Capo d’Orlando stregata per l’Andrea Costa
(17-20, 31-35, 51-52)
Capo d’Orlando stregata per l’Andrea Costa, ko 64-63 nel turno infrasettimanale. Per i biancorossi (ancora senza Filippin e con Sanguinetti in panchina per tutti i 40′) si tratta delle quinta sconfitta su cinque partite giocate al palaFantozzi, arrivata al termine di un match dal punteggio basso, ma dai tanti falli da ambo le parti (44 in totale).
La chiave del match. Con gli attacchi «spuntati» a decidere la partita sono i dettagli. E le palle perse nel finale da Chiappelli prima e Klanjscek con il senno di poi potevano raccontare un’altra storia.
Il migliore biancorosso. La doppia cifra di Klanjscek non fa più notizia. «Re» per una sera di Sicilia è Restelli con 16 punti (1/2 da due, 4/7 da tre e 2/2 ai liberi) e 5 rimbalzi per 20 di valutazione.
La sintesi. Klanjscek segna i primi due punti per i biancorossi ma il primo vantaggio imolese della gara è firmato da capitan Fazzi. Capo d’Orlando è molto brava a sfruttare gli spazi interni all’area, anche se è con una conclusione da oltre l’arco di Cecchinato che i siciliani rimettono il muso davanti per poi scappare. Segue una grande reazione degli ospiti che, con una moltitudine di palle recuperate e conseguenti contropiedi, mette a segno un parziale di 0-9 suggellato dalla tripla di Restelli e dai liberi di Zedda. Grazie allo stesso duo Imola trova il massimo vantaggio di +8, ma nel frattempo in campo crescono nervosismo e confusione, soprattutto nelle fila dei locali che tendono ad accentuare molto i contatti e, grazie soprattutto a Furin, vanno all’intervallo sul -4. Al rientro dagli spogliatoi l’Andrea Costa mantiene per diversi minuti la leadership dell’incontro grazie anche all’ennesima tripla di Restelli per il nuovo +5 biancorosso. Capo d’Orlando, però, non ha solo una sconfitta casalinga per caso e infatti, con l’asse Barattini-Jasaitis, torna avanti. Dall’altra parte Imola è brava a riempire di falli i padroni di casa arrivare all’ultima frazione di gioco sul +1. L’ultimo periodo, sempre più ricca di falli, si apre con la tripla di Fresno, poi da lì in poi si apre il festival dei tiri liberi, anche se a risultare decisiva alla fine, oltre alle palle perse dei biancorossi, è la tripla di Cecchinato.
red.sport
Foto Isolapress