La Virtus diventa “maggiorenne”: è il sabato dell’aggancio
Virtus – Desio 91-72
(23-13, 49-33, 75-56)
La Virtus nel primo sabato del 2025 diventa “maggiorenne” compie i 18 (punti) in classifica e, per qualche ora almeno, guarda negli occhi un trenino di squadre con la stessa “età”, compresa l’Andrea Costa. Tutto questo in una partita condotta e gestita con qualche sbavatura ma in scioltezza. Vaulet ha fatto bottino (e anche una tripla da 11 metri), Morina ha giocato particolarmente bene, gli altri sono stati a turno protagonisti. Importante in un gennaio di infrasettimanali.
Il precariato dei play
L’infortunio di Pinza verso il tramonto del terzo quarto è un’ombra. Il ragazzino si fa male ricadendo sul piede di Albique dopo una tripla. Galetti lo stima e con Desio lo ha usato anche in combutta con Morina, ovviando all’inesperienza con l’elettricità dei due. Una soluzione originale nell’anno in cui il mestiere del play in Virtus è un lavoro precario.
La sintesi
Morina da tre inaugura la partita, imitato da Vaulet. Tre palle perse in 4 minuti non consentono il decollo della V giallonera. Un libero che entra in impennata di Kadjividi è auspicio di allungo (23-13 dopo 8 minuti).
Nel secondo quarto Galetti chiama timeout dopo meno di un minuto e rimette Masciarelli e Morina (con Pinza). La zona di Desio non dà frutti (31-17 dopo 3 minuti) e il timeout lo chiama Gallazzi. La Virtus resta comunque avanti, anzi allunga (46-29 a 1 minuto dalla pausa).
Usciti dagli spogliatoi i gialloneri si smarriscono e Desio arriva a -9 (58-49 in 5 minuti). Dura poco. Il blackout Virtus incide nell’umore di Galetti, non in quello della partita dove Vaulet mette una tripla da 11 metri.
L’ultimo quarto regala un finale tranquillo. Non succede sempre.
Paolo Bernardi
Richard Morina (foto Isolapress)