Sciarpa ai tifosi, punti al Legnano, onore all’Andrea Costa
Andrea Costa – Legnano 59-70(16-19, 31-38, 48-56)
Legnano è più forte, l’Andrea Costa perde Klanjscek a 14 minuti dalla fine, ma non perde la faccia. Il pubblico del Ruggi, oltre ad una sciarpa all’ingresso, riceve in omaggio la conferma che la sua squadra, con errori e difetti, ha voglia di andare oltre i propri limiti.
Tre o quattro?
Toniato è stato al centro delle rivendicazioni giornalistiche verso Angori: deve giocare da «quattro», chiedevano i giornali. Stavolta però ha dovuto surrogare l’uscita anticipata di Klanjscek e ci prova (6 su 11 da due e 8 falli subiti). Facesse qualche tripla (0 su 5) giocherebbe nel… Legnano.
La sintesi
Che il primo canestro sia di Legnano da 3 non stupisce (seconda squadra nelle percentuali di triple). Ci mette invece 2 minuti e mezzo l’Andrea Costa per segnare Klanjscek. Una fiammata di Toniato (due recuperi e una schiacciata) firma il 10-12 dell’equilibrio ritrovato.
Lo sloveno apre il secondo quarto con due triple, 22-19 dopo 1 minuto e mezzo. Ce ne mette 3 e mezzo Legnano per segnare i primi punti del secondo quarto ma appena l’intensità difensiva cala l’Andrea Costa arranca e i lombardi vanno via.
Andrea Costa aggrappata alla partita con Toniato. Legnano va a +10 (49-39 a metà 3° quarto). La svolta è il quarto fallo di Klanjscek che Maks accompagna con un tecnico che lo cancella dalla partita. Ma non cancella la partita.
Restelli, Fazzi e Martini illudono ad inizio degli ultimi 10 minuti in cui Chiappelli firma il -5 (facesse anche i liberi…). Fazzi gioca da capitano, Chiappelli da pivot (13 rimbalzi), Toniato da star. Ma Legnano è prima e si capisce perché vince.
Paolo Bernardi
Luca Toniato sfida la difesa di Legnano (foto Isolapress)