I tanti volti della Virtus che torna a vincere
Virtus Imola – Capo d’Orlando 85-75
(20-22, 41-36, 58-53)
Una vittoria chiara in una partita spigolosa che i gialloneri si aggiudicano distribuendo onori tra tanti protagonisti. Di alcuni parliamo a parte.
Qui ricordiamo la fisicità debordante di Kadjividi (12 punti, 19 rimbalzi, 2 stoppate, 25 di valutazione), la cocciutaggine di Masciarelli (tira male, si incazza più del necessario, ma fa 18 di valutazione); la serenità di Morina che non sfigura davanti all’ex Barattini; il risveglio di Ambrosin che per un paio di azioni sembra scuotersi dalla polvere (8 punti e 10 di valutazione).
Il patentato
In attesa di prendere la patente (viene da Forlì in auto col coach Galetti), Tommaso Pinza in campo guida già con discreta padronanza. Sa giocare e non è timido.
Vamos Argentina
Santiago Vaulet cordobes vs Lucas Fresno platense. El clasico argentino finisce 21–13 per El Cordobes, miglior realizzatore e 23 di valutazione. Pensare che era partito fuori dallo starting five.
La sintesi
In quintetto comincia Fiusco per Vaulet. Dopo 4 minuti primo vantaggio Virtus (9-8). Dura poco ma c’è equilibrio.
Altro vantaggio Virtus dopo 3 minuti del secondo quarto (25-24). Kadjividi si fa sentire davanti e dietro. Ruvido duello con Furin. Tutta la Virtus difende forte (13 falli) e sta davanti anche per questo.
La Virtus arriva anche a +13 (53-40) con Kadjividi protagonista. Cecchinato e Marini ricuciono fino a -3. San Magagnoli da 3 e con un rimbalzo evita l’aggancio.
Gli scudi alzati per la Virtus ispirano Barattini da 3. Ambrosin diventa protagonista inatteso del +11 (canestro e assist). Vaulet ribadisce da 3. L’Orlandina non molla e Masciarelli è in riserva d’ossigeno. Barattini prima da 3 ci prova (73-69), poi coi falli lascia tutti sul 79-69 a due minuti dalla fine.
Paolo Bernardi
Santiago Vaulet (foto Isolapress)