Il capitombolo dell’Andrea Costa che rimane spenta
Andrea Costa – Treviglio 60-90
(14-15, 29-47, 42-69)
A Imola si è acceso in piazza Matteotti l’albero di Natale, ma al palaRuggi le luci scintillanti sono quelle di Treviglio che, in una partita da alta B1, dimostra di avere tanto di più. L’Andrea Costa stasera è rimasta spenta.
La foto di Klanjscek in copertina di questa news descrive il capitombolo dei biancorossi che hanno Sanguinetti con la voce roca (tonsillite) e i lunghi che soffrono come e più che nel derby. La corazzata lombarda vince nel secondo quarto con un Abega (29 punti, 7 rimbalzi, e 29 di valutazione) stratosferico e un Marcius indigeribile (18 punti, 8 su 9 al tiro, 8 rimbalzi e 29 di valutazione in 22 minuti).
Lionel come Messi, Filippini come Filippini
Abega giocava a Ozzano lo scorso anno insieme a Filippini. Ogni tanto li inserimmo insieme nella Top 5 del «sabato sera» cartaceo. Stavolta Lionel sembrava Messi (copyright di Filippo Samachini in diretta video) e Filippini invece sembrava Filippini.
La sintesi
Il primo quarto lo giocano subito Marcius (8) e Vecchiola (5). Poi l’Andrea Costa reagisce e il canestro a fil di sirena di Fea è più di una speranza per rimanere in partita.
Il secondo quarto Restelli mette due triple (la seconda da casa sua) e l’Andrea Costa va 20-18. Abega (3 su 4 da tre) però fa la stessa cosa e in più schiaccia in contropiede dopo una rubata. A lui si aggrega Cagliani (2 su 3 nelle triple). Treviglio scappa con un 29-9 eloquente dove Marcius è un incubo e i biancorossi non prendono un rimbalzo per tutti i 10 minuti.
L’altra metà di partita ha pochi highlight: il five di Abega a Klanjscek che gli ha appena segnato una tripla in faccia (fair play); una schiacciata sbagliata dallo sloveno (oggi non entra).
Paolo Bernardi
Klaniscek per terra (foto Isolapress)