In centro o all’Osservanza, il Comune cerca una casa al museo di moto e auto storiche
Un nuovo polo della cultura motoristica sta per nascere a Imola: si chiamerà «Mimas», Museo Internazionale Moto e Auto Storiche. Sarà gestito da una Fondazione sostenuta dal Comune di Imola, che nascerà entro fine anno per poi diventare operativa nella seconda metà del 2025.
La nuova Fondazione avrà un ruolo centrale nel coordinare e promuovere la conservazione, lo studio e la divulgazione della storia delle moto e delle auto d’epoca. Per la sua costituzione il Comune di Imola verserà una somma una tantum di 50mila euro, mentre uno dei soci fondatori conferirà un bene del valore stimato di 100mila euro. I restanti soci fondatori privati dovranno invece effettuare un conferimento in denaro o in natura entro il 30 giugno 2025.
Nella bozza di statuto la sede amministrativa della Fondazione è stabilita in piazza Ayrton Senna 1, mentre per quella del museo il sindaco Marco Panieri, durante la commissione consiliare di lunedì 25 novembre, ha spiegato: «Ci sono delle suggestioni che abbiamo in mente, diverse e di vario titolo. Nei prossimi anni il Comune rientrerà in possesso di alcuni locali importanti in centro storico, inoltre ci sono degli altri spazi oggi di proprietà dell’Ausl che possono essere riorganizzati all’interno dell’Ospedale vecchio, e quindi di conseguenza liberare una parte di quelli che sono fuori. Oppure lo stesso complesso dell’Osservanza può essere idoneo a valutare questa iniziativa».
Oltre al Comune, sono dodici i soci fondatori del Mimas. Tra questi il più noto agli imolesi è Benito Battilani, collezionista di moto d’epoca e storiche. Battilani sarà anche uno dei cinque membri del Consiglio direttivo temporaneo che amministrerà la Fondazione, assieme a Luca Rebeggiani, dirigente dell’area Servizi per la Cultura del Comune, Elvira Dal Degan, Giorgio Giovanni Vincenzo Sarto e Ariel Atzori, tutte personalità legate al mondo delle moto e auto d’epoca.
ric. gar.