Alluvione, Castel Guelfo incontrerà la Regione per nuove proposte: «Siamo in ritardo, vogliamo serietà»
Castel Guelfo è con il sindaco Claudio Franceschi. Dall’incontro di martedì scorso il messaggio della comunità guelfese è chiaro: si rema tutti nella stessa direzione. «Esigiamo almeno gli interventi immediati, come la messa in sicurezza della zona Pianta e il taglio selettivo delle piante all’interno del letto del Sillaro, nell’attesa degli interventi del primo stralcio da 850 milioni promessi dai piani speciali della Regione che aspettano il via libera del Governo – dice il primo cittadino -. Si parla di casse di espansione, ma siamo in ritardo, sono vent’anni che sono in previsione. Vogliamo serietà, questa è la parola chiave. Che la Regione, con de Pascale, e lo Stato dimostrino un cambio di passo. Non si fanno lotte politiche sulla pelle dei cittadini»
Il Comune di Castel Guelfo incontrerà il prossimo 26 novembre i tecnici del Consorzio della Bonifica Renana e dell’Agenzia regionale della Protezione civile, ai quali «proporremo la costruzione di un piccolo argine in zona Pianta, dove il fiume è uscito tre volte nell’ultimo anno, per evitare che tutto questo accada di nuovo. Inoltre chiederemo alla Regione un’ampliamento del Bando Barriere (approvato un mese fa con il quale sono stati messi a disposizione contributi per l’acquisto e installazione di sistemi o dispositivi di protezione per prevenire o mitigare gli effetti di eventi alluvionali, ma attualmente tarato sui soli eventi del 2023 ndr). Vogliamo venga allargato anche a chi ha subito danni quest’anno».
an. av.