Trova dei reperti a Imola e chiama la figlia archeologa: «Non toccare niente, chiama i carabinieri»
Otto reperti di presunto interesse archeologico sono stati scoperti, nel pomeriggio di ieri, da un 60enne che si trovava in un’area pubblica della città (pare nei pressi del casello A14, ma i carabinieri non hanno né confermato né smentito i luogo del ritrovamento). Alla vista dei frammenti verosimilmente litici. ovvero formati da quarzo, arenarie, calcari e dolomie, il cittadino si è incuriosito, ha scattato alcune foto col telefonino e le ha inviate alla figlia archeologa.
Dopo una prima veloce occhiata alle immagini, la donna ha risposto al padre: «Non toccare niente, chiama i carabinieri». L’uomo ha così seguito il consiglio, informando immediatamente i militari. Appresa la notizia, una pattuglia ha raggiunto il 60enne e preso in custodia i frammenti. I carabinieri hanno poi informato la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e il Comando carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna.
r.cr.
Foto dai carabinieri