Ottiene 300mila euro di fondi Pnrr ma li utilizza in modo illecito, guai per il titolare di un’azienda di moda
Chiede e ottiene, grazie ad alcuni escamotage contabili, 300mila euro di finanziamenti Pnrr, ma utilizza la prima tranche pari alla metà per finalità estranee all’agevolazione. A finire nei guai il titolare di un’azienda del circondario attiva nel settore della moda, accusato dalla guardia di finanza di malversazione di erogazioni pubbliche (ex art. 316 bis del Codice penale). Reato per il quale è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni.
L’operazione è scaturita dall’approfondimento della guardia di finanza a seguito di una specifica analisi di rischio condotta con la collaborazione della società Simest, nell’ambito dei più ampi controlli che le Fiamme Gialle hanno avviato con i soggetti attuatori del Pnrr. L’incrocio delle informazioni ottenute dall’analisi delle banche dati in uso al Corpo, insieme all’ispezione della documentazione contabile e all’effettuazione di sopralluoghi mirati, ha permesso ai militari della Compagnia di Imola di far emergere il sistema illecito.
Nello specifico, i finanzieri hanno dimostrato che l’imprenditore, al fine di ottenere come detto un finanziamento agevolato di 300mila dalla società pubblica Simest per supportare «l’internazionalizzazione delle aziende», avrebbe posto in essere alcuni «trucchetti» come operazioni straordinarie e alcune poste di bilancio rappresentando, di fatto, una situazione economico-patrimoniale non rispondente alla realtà. Dell’intera attività è stata informata anche la società Simest, la quale ha disposto il recupero della prima tranche da 150mila euro, nonché il blocco dell’erogazione della seconda tranche di pari importo.
r.cr.
Foto dalla guardia di finanza