Alta velocità, Rfi disegna nuovi tracciati, Città metropolitana e Comuni: «Non sono stati condivisi»
Si continua a discutere sul progetto di Quadruplicamento ferroviario della linea Alta velocità e Alta capacità Bologna-Castel Bolognese. Sul sito del Dibattito Pubblico è stato pubblicato un Documento integrativo di analisi e approfondimento dei corridoi, ovvero dei famosi tracciati sui quali dovranno essere posati i binari, nel quale Rfi (Rete ferroviaria italiana) che disegna nuove ipotesi.
La prima parte è invariata in affiancamento alla linea esistente da Bologna fino all’Idice, poi da Ozzano a Castel San Pietro, fino all’attraversamento dell’autostrada A14, sono considerati come «egualmente funzionali» tre possibili varianti (chiamate sfiocchi) poi nei comuni di Dozza, Imola e Solarolo si sviluppa a Nord dell’autostrada A14. Il tutto sempre in sopraelevata, cioè viadotti. Scartata, per criticità su espropri e demolizioni e complessità realizzativa, l’affiancamento alla linea storica. Anche il corridoio interrato o parzialmente interrato «è da considerarsi non percorribile» si legge nel documento.
La fuga in avanti di Rfi è stata accolta con disappunto dagli Enti locali che da quattro mesi stanno lavorando insieme alla Regione per condividere le progettualità con Rfi accogliendo anche le perplessità dei cittadini.
Città Metropolitana, Provincia di Ravenna e i Comuni coinvolti, Bologna, San Lazzaro, Ozzano, Imola, Castel San Pietro, Dozza, Castel Bolognese e Solarolo hanno sintetizzato tutto il loro disappunto in una nota congiuta: «Si apprende che, sul sito del Dibattito Pubblico sono stati pubblicati ulteriori tracciati sviluppati da parte di Rfi, che sono stati presentati agli Enti locali, i quali però non li hanno condivisi, e che dunque rappresentano ancora una posizione unilaterale».
«I tracciati presentati – rincarano la dose gli enti locali – non approfondiscono sufficientemente le peculiarità dei territori attraversati e non soddisfano le necessità di un progetto sostenibile per il suo impatto ambientale e inserimento urbanistico». In particolare «non sono arrivate ancora risposte soddisfacenti su come la ferrovia affronta i due nodi ferroviari di Bologna e Imola», per non parlare delle «ragioni effettive di un tracciato sviluppato tutto in elevazione».
Gli Enti locali rivendicano di essere «al lavoro per produrre un documento articolato di osservazioni puntuali su quanto pubblicato, che nei prossimi giorni sarà inviato a Rfi».
red.cr.