Alluvione e gelate: ritardi e rimborsi negati. Cia, Confagricoltura e Coldiretti contro AgriCat. Domani incontro
Da settimane tengono banco le aspre e diffuse critiche delle associazioni di categoria nei confronti di AgriCat per i ritardi e i numerosi rigetti delle richieste di risarcimento per le alluvioni del 2023 e le gelate tardive. Così domani è previsto un tavolo tecnico con i Coordinamenti nazionali dei Centri di assistenza agricoli (Caa) e la società, incaricata dal ministero dell’Agricoltura del Fondo nazionale mutualistico per i danni catastrofali in agricoltura (ovvero perdite di raccolto dovute a gelo, siccità e alluvione). «Una situazione incresciosa e gestita male – sintetizza Luana Tampieri, presidente di Cia Imola -. Gli agricoltori versano il 3% al Fondo rinunciando a una percentuale della Pac, i contributi che vengono assegnati a livello europeo alle diverse produzioni agricole e che sono stati a loro volta tagliati in maniera consistente». «Il Governo – aggiunge Andrea Flora, direttore di Confagricoltura Bologna – conferma di aver messo a disposizione risorse per gli agricoltori danneggiati dall’alluvione di gran lunga superiori a quelle sinora impegnate da AgriCat. Sarebbe assurdo che non fossero usate tutte, se c’è stato un problema tecnico in seno ad Agricat o un nodo burocratico, va sciolto. Gli agricoltori, già provati per l’alluvione, non possono pagare anche per queste inefficienze del sistema». Per il presidente di Coldiretti Imola, Giordano Alpi, «non è accettabile che così tante domande non siano state ammesse, considerando che AgriCat è stato pensato proprio per dare sostegno agli agricoltori che abbiano subito danni in conseguenza di un evento catastrofale».
In attesa dell’incontro con i vertici nazionali delle associazioni, Agricat mette le mani avanti con una nota stampa nella quale parla di «incongruenze» in quanto riportato delle «oltre 19mila richieste di indennizzo presentate».
al.gi.