Paziente muore e i familiari donano organi e tessuti, è il quarto caso quest’anno all’ospedale di Imola
Atto di straordinaria generosità nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Imola. Dopo che purtroppo è stato avviato un accertamento di morte cerebrale su un paziente i familiari, con un gesto di immenso altruismo, hanno acconsentito alla donazione di organi e tessuti, regalando così la speranza di una nuova vita alle persone in lista d’attesa.
La complessa procedura di prelievo di organi e tessuti, coordinata dal Centro Regionale Trapianti, ha coinvolto diverse équipe mediche provenienti da varie regioni d’Italia e si è protratta per oltre 24 ore. Per l’Ausl, questa rappresenta la quarta donazione di organi eseguita quest’anno.
«Questo gesto di straordinaria generosità ci riempie di profonda gratitudine – ha dichiarato il dottor Igor Bacchilega, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e rianimazione -. La donazione di organi è un atto di grande altruismo che permette di salvare vite umane e migliorare la qualità della vita di molti pazienti. Ringraziamo di cuore la famiglia.”
Una sessantina i professionisti coinvolti tra medici, infermieri, tecnici e ausiliari che si sono impegnati ininterrottamente per rendere possibile questa donazione. Merito soprattutto al Coordinamento ospedaliero per il Procurement, composto dalla dottoressa Federica Damiani, coordinatrice locale per i trapianti e dalle infermiere Alessandra Serotti e Raffaella Viale. «Il lavoro di squadra e la dedizione dei nostri professionisti sono stati fondamentali per il successo di questa complessa procedura – ha aggiunto la dottoressa Damiani -. Siamo orgogliosi di poter contribuire a salvare vite grazie alla generosità dei donatori e delle loro famiglie».
r.cr.
Foto dall’Ausl