La pizza, l’ananas e un giallo romagnolo: Cristiano Cavina presenta il suo nuovo libro in biblioteca a Imola
«Una delle più complicate e misteriose stregonerie: sfornare un impasto di farina, acqua e pochi grammi di lievito cotto alla perfezione»: così pensa Manolo Moretti, protagonista dell’ultimo romanzo di Cristiano Cavina, L’ananas no (Bompiani), che lo scrittore casolano presenterà oggi, martedì 16 luglio alle 21 alla biblioteca comunale di Imola nell’ambito della rassegna «Freschi di stampa», dialogando con la giornalista Alessandra Giovannini.
«Un giallo romagnolo» – così viene anche definito nel sottotitolo – che, unendo intrecci, tanta ironia e momenti commoventi, vede al centro un microcosmo di personaggi ben tratteggiati, pieni di fragilità e forza al contempo, a cominciare da Moretti, ex sovrintendente della polizia penitenziaria e ora pizzaiolo del Gradisca di Galatea a Mare. E con lui, amici, colleghi, clienti. Al centro della scena, la pizzeria di una inventata cittadina della riviera romagnola, dove spiccano il proprietario Vittor (proprio così, non con la c) e la cameriera Channèl (di nuovo, proprio così) appassionata di true crime, per citarne solo due. E all’interno del crimine si troveranno quando un cliente morirà a un tavolo della pizzeria.
Si tratta del primo giallo per Cristiano Cavina.
«Sì, non ne ho mai pubblicati, anche se il primo romanzo che ho scritto era un giallo, e ne ho anche un altro paio che ho sempre tenuto per me – racconta Cavina -. Parlando in generale di storie con la mia editor di Bompiani, è nata l’idea di dar vita ad un giallo, magari ambientato in riviera… e magari dando spazio anche alla pizza. Ho posto attenzione ai personaggi e ai linguaggi, volevo che il libro fosse divertente, che ci fosse qualcosa di appassionante e magari commovente». (s.f.)
L’intervista completa sul “sabato sera” dell’11 luglio
Cristiano Cavina a Imola alcuni anni fa per la presentazione di un suo libro (foto Isolapress) e la copertina de «L’ananas no»