L’ex candidata sindaco Laura Mingozzi lascia Progetto Castel Guelfo (ma resta in Consiglio) e attacca, la replica della lista civica
«Lascio Progetto Castel Guelfo, ma resto in Consiglio comunale per rappresentare le tante persone che hanno avuto fiducia in me». Così l’ex candidata sindaco Laura Mingozzi annuncia la clamorosa decisione di passare al Gruppo Misto, diventandone capogruppo. Una scelta a sorpresa ad un mese dalle elezioni vinte dal rieletto Franceschi che avevano visto la sua lista arrivare a sorpresa davanti al candidato di centrodestra Signorini. Mingozzi era stata votata da tutta la minoranza come rappresentante al Circondario e nonostante gli ultimi sviluppi manterrà anche questa carica. «Non arretro di un millimetro – conferma – e sono ancora più motivata a rappresentare la mia comunità nel territorio»
La decisione è arrivata in questi giorni perché «mi è stato detto chiaramente che non ero la persona adatta a rappresentare la lista e che avrei dovuto fare un passo indietro, dimettermi come capogruppo e lasciare il posto all’altro consigliere eletto – racconta Mingozzi -. Erano stati presi accordi a mia insaputa e prima della mia candidatura con un lista civica di un altro comune del circondario. A quanto sapevo, questa lista avrebbe appoggiato e supportato la nostra grazie alla propria esperienza di civismo. In realtà le cose non stavano proprio così perché, in pratica, mi sono ritrovata un regista esterno e noi avremmo dovuto fare semplicemente da attori interpretando la parte che ci era stata assegnata. Un vero e proprio triste teatrino, orchestrato evidentemente da chi aveva mire dirette e personali in vista delle prossime elezioni amministrative».
Un teatrino a cui Mingozzi ha deciso di non prestarsi «per mantenere la mia integrità e onestà intellettuale – afferma -. Durante il primo consiglio comunale ho dichiarato che la decisione di candidarmi non mi era stata imposta ed è sto chiaro che non sarei mai stata il burattino di nessuno . A quel punto è apparso chiaro che la mia persona non avrebbe mai legittimato un modus operandi che non appartiene alla sua natura». In un primo aveva anche valutato l’ipotesi delle dimissioni da consigliere comunale «ma molte persone mi hanno chiesto di restare al mio posto per continuare a rappresentarle nel migliore dei modi – aggiunge -. Vivo in questo paese da trent’anni. Ho sempre passeggiato a testa alta e voglio continuare a farlo. Le persone che mi hanno votata, lo hanno fatto per quello che in questi anni mi sono dimostrata, ovvero sempre onesta, coerente e trasparente. A domanda ho sempre risposto sinceramente e so che, se non avessi parlato per prima questa volta, sarebbe stato montato un caso per demolirmi personalmente in modo che, chi ha manovrato tutto, restasse pulito». Poi la consigliera rincara la dose. «Non ho mai preso in giro o imbrogliato nessuno e non ho alcuna intenzione di iniziare adesso . conclude -. Ero stata tenuta all’oscuro di ogni accordo preso, mentre c’è chi sapeva ed ha continuato a guardarmi negli occhi senza vergogna. Mi sono sentita usata e ingannata. Non ho mai avuto intenzione di lavorare per preparare il terreno a chi, fra cinque anni, vorrà venire a reclamare un posto che ritiene il proprio. Non voglio però che questa decisione venga in qualche modo strumentalizzata da altre parti politiche. Non è stata una scelta dettata dall’opportunismo o da altri secondi fini».
Pronta la replica di Progetto Castel Guelfo. «Mingozzi si è dimessa a causa della diversità di vedute emersa col resto del gruppo riguardo alle prospettive politiche del progetto – fa sapere la lista civica -. In ogni partito, movimento o lista ci possono essere individui che si rivelano inadeguati alla prova dei fatti. La bontà di un percorso politico si misura anche attraverso la capacità di riconoscere per tempo queste situazioni e di porre dei correttivi prima che sia troppo tardi. Un’esperienza civica e innovativa come la nostra deve mettere la coerenza e gli atteggiamenti corretti in primo piano anche a costo di fare scelte dolorose come quella di porre colei che era la nostra candidata sindaco davanti alla scelta di seguire la linea politica decisa dal gruppo oppure di fare un passo indietro e scegliere percorsi diversi. L’uscita di chi ha iniziato ad assumere atteggiamenti poco consoni rispetto al percorso che era stato tracciato, è un passaggio che non scalfisce la nostra volontà. Usciamo comunque rafforzati da questa fase e lavoreremo per costruire una proposta politica seria e trasversale».
r.cr.
Nella foto (Isolapress): Laura Mingozzi durante la campagna elettorale