«Mi ricorda mia nonna» e le sfila il collier d’oro con la tecnica dell’abbraccio, arrestati una donna e il suo complice
«Mi ricorda mia nonna» e le sfila il collier d’oro dopo averla abbracciata. Vittima, venerdì scorso, un’anziana di 88 anni residente a Imola che, dopo essersi accorta del furto, ha fornito alle forze dell’ordine il numero di targa dell’auto su cui la donna e il suo complice erano fuggiti. Rintracciati i due, un 40enne e una 35enne senza fissa dimora specializzati in questo genere di “colpi”, sono stati arrestati da carabinieri e polizia con l’accusa di furto aggravato in concorso. Per loro il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il trasferimento in carcere in attesa di sapere se il domicilio in provincia di Venezia da loro fornito corrisponde al vero. In quel caso, con ogni probabilità, i due saranno scarcerati e su di loro verrà disposta la misura del braccialetto elettronico.
La donna si trovava in piazzale Leonardo Da Vinci quando è stata avvicinata da una donna ben vestita che, con la scusa di ricordarle la nonna, l’ha abbracciata. L’anziana, però, non ha gradito il gesto ed ha cercato di divincolarsi, salvo poi accorgersi che il prezioso di 30 grammi d’oro era sparito. Grazie alla sua prontezza di riflessi, però, ha immediatamente chiamato la polizia, fornendo loro la descrizione dell’Audi A14 grigia sulla quale i due malviventi si erano dati alla fuga. Osservando le telecamere di videosorveglianza, l’auto è stata intercettata a Medicina dove gli agenti hanno identificato la coppia, già nota per furti di collier e orologi di lusso (come Rolex da 14mila e 9mila euro) compiuti soprattutto nel Nord e Centro Italia. Perquisendo la vettura sono poi state rinvenute all’interno di un calzino quattro collier d’oro, compreso quello rubato soltanto poche ore prima all’anziana imolese che le è stato riconsegnato. Tutto il restante materiale è stato, invece, sequestrato in attesa di essere restituito ai legittimi proprietari. Così come due cellulari che serviranno alle forze dell’ordine per ricostruire gli spostamenti e i contatti dei malviventi.
r.cr.