Quadruplicamento linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese, Panieri: «Periodo delle osservazioni, chiesto un rinvio del termine»
La discussione sul progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna Castel Bolognese ieri è inevitabilmente arrivata anche in Consiglio comunale. Il sindaco Panieri ha annunciato di aver nuovamente scritto al Responsabile del dibattito pubblico, sia in qualità di primo cittadino di Imola che di presidente del Circondario, dopo che nella lettera inviata il 4 giugno scorso aveva chiesto di prendere in considerazione anche una quarta alternativa di tracciato ovvero quella in affiancamento alla linea storica e la necessità del coinvolgimento delle istituzioni locali nonché di tutti i soggetti competenti ed interessati.
Nelle ultime lettere il sindaco Panieri ha chiesto «un rinvio del termine del periodo delle osservazioni, ad oggi previsto per il 7 luglio. Chiediamo un cambio di passo nel procedimento, che non si limiti al rispetto formale degli adempimenti di legge, ma affronti con i tempi e le modalità necessarie la prospettiva di un piano strategico che consenta di armonizzare il progetto dell’infrastruttura con tutte le componenti della programmazione territoriale e con gli strumenti di pianificazione in atto e in fieri delle istituzioni locali. Il rischio che si corre, nel proseguire secondo il programma che prevede la chiusura il 7 luglio del periodo delle osservazioni per passare all’elaborazione del Pfte, è di non consentire un necessario approfondimento e un confronto tecnico con le istituzioni locali che consenta una valutazione reale di tutte le componenti di impatto, di opportunità strategica, di tutela ambientale e di considerazione socio-economica delle alternative in gioco».
Panieri ha poi fatto notare che «alla vigilia della conclusione del programma di incontri, l’ultimo dei quali è previsto per il 12 giugno a Imola, dobbiamo rilevare che la documentazione presentata è del tutto insufficiente sul piano tecnico per poter affrontare una valutazione approfondita del progetto e tanto più, come si è visto, per consentire agli enti locali, alle istituzioni, agli stakeholder, ai cittadini di esprimere un giudizio motivato, al di là dell’allarme provocato da linee di tracciato che appaiono calare sul territorio senza una considerazione degli impatti reali – ha concluso -. Come avevamo previsto, il “Dibattito Pubblico” promosso da Rfi ha scatenato giustificate reazioni da parte dei cittadini e degli imprenditori coinvolti dalle alternative di “tracciato” prospettate, senza creare un reale confronto con le istituzioni del territorio».
r.cr.
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