Quadruplicamento linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese, raccolte 600 firme per sospendere l’iter. Il Comune di Imola: «Valutare quarta alternativa»
Fa discutere, come è ovvio che sia, il progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese da 3,6 miliardi di euro. Contemporaneamente agli incontri pubblici online di presentazione è cominciata una raccolta di firme per «chiedere di sospendere l’iter di approvazione dell’opera, al fine di riesaminare i progetti di realizzazione, favorendo quello in affiancamento alla linea esistente piuttosto che le altre tre opzioni prospettate in adiacenza all’autostrada – si legge nel documento dei promotori dell’iniziativa indirizzato a Rfi, Regione, Città metropolitana e Comune.-. Anche e soprattutto per le gravi ripercussioni che quelle ipotesi producono sulle abitazioni, sulle attività, sull’agricoltura e sul contesto sociale delle frazioni interessate». Ad oggi sono state raccolte circa 600 firme. «Ci sentiamo di definirla come un’opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza, perché sono molte le persone e prime fra tutti i residenti a non sapere neanche dell’esistenza di questo progetto, o a non conoscerne i particolari, o a non avere la possibilità di partecipare in maniera attiva al dibattito pubblico online – concludono -. Pertanto, la nostra intenzione è quella di andare avanti fino a quando sarà possibile alla luce dei termini stabiliti dalla procedura».
Sul tema è intervenuto anche il Comune di Imola, con le parole del sindaco Panieri e dell’assessore all’Urbanistica Zanelli. «Riteniamo necessario che nel procedimento di Discussione Pubblica dello Studio Preliminare del quadruplicamento della linea ferroviaria venga presentata, con lo stesso grado di approfondimento delle alternative in variante, anche la 4° alternativa di tracciato ovvero quella in affiancamento alla linea storica -. Questa nuova alternativa avrebbe il vantaggio di portare l’Alta Velocità in posizione accessibile dalla stazione ferroviaria di Imola e di ridurre l’impatto paesaggistico, ambientale e funzionale e probabilmente anche sociale sul territorio, in quanto si configurerebbe come un vero e proprio potenziamento in sede e non verrebbe percepita dalle comunità locali come una ulteriore nuova infrastruttura che genera nuovi impatti».
L’Amministrazione comunale è comunque «consapevole che possano esserci motivi soprattutto legati all’ottimizzazione del funzionamento dell’infrastruttura che hanno indotto a scartare questa alternativa, che comporta (come peraltro le altre alternative in variante) notevoli interferenze sul tessuto urbano e più in generale sul territorio» fanno sapere. Tuttavia per il sindaco Panieri «necessario che anche questa soluzione possa essere esaminata a confronto con le altre tre, avendo gli stessi elementi progettuali e che il rapporto costi/benefici ne valuti l’intera gamma per tutte le soluzioni. L’invito è quello di valutare le ricadute positive per l’intervento in affiancamento alla linea storica sia in termini di riduzione di consumo di suolo che di possibile posizionamento della stazione di Imola rispetto al contesto locale, al Circondario e all’area vasta in un futuro ruolo di snodo di interscambio tra Rfi e Alta Velocità». Per questo si terrà un incontro pubblico mercoledì 12 giugno, alle 10, nella sala del Consiglio comunale, in municipio.
r.cr.
Nella foto: come potrebbe essere essere realizzato il progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese