Omicidio Cappai: ridotte in Appello le condanne per i due imputati, rigettata ancora la messa alla prova
Nuova fase del processo per la morte di Fabio Cappai, il 23enne ucciso a coltellate vicino al campo sportivo di Castel del Rio nella notte tra il 15 e il 16 luglio di due anni fa. Durante l’udienza avvenuta questa mattina davanti alla Corte d’Appello del tribunale di Bologna sezione minori il giudice ha ridotto sensibilmente le condanne per i due imputati, assistiti dall’avvocato Giovanna Cappello, accusati di concorso anomalo in omicidio e lesioni personali nei confronti dell’amico di Cappai. Il primo, che nella sentenza del 27 marzo di un anno fa era stato condannato con rito abbreviato a 6 anni e 2 mesi di carcere, ora dovrà scontare 5 anni e 5 mesi di reclusione, mentre il secondo 4 anni 2 mesi e 10 giorni di carcere, invece che 4 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. Rigettata nuovamente, invece, la richiesta di messa alla prova avanzata dalla legale. Stesso discorso per la derubricazione in rissa aggravata dell’evento morte.
«Attendiamo il deposito tra 90 giorni delle motivazioni della sentenza – commenta l’avvocato Cappello -. Pensiamo già a un ricorso per Cassazione, la cui udienza non credo ci sarà prima dell’estate 2025. Avrà però come argomento principale il rigetto della richiesta di messa alla prova. Vedremo poi se le motivazioni si presteranno ad estendere il ricorso ad un’ulteriore riduzione della pena e alla derubricazione del capo d’imputazione».
r.cr.
Nella foto: Fabio Cappai