6 Ore Imola: alle 13 la partenza del Wec, Ferrari da battere
All’una di oggi scatta all’Enzo e Dino Ferrari di Imola la seconda gara stagionale del Fia World Endurance Championship. Una volta era chiamato il Mondiale per Sport Prototipi, la serie di gare che fino ai primi anni ’70 era considerata anche più della F1, oggi torna agli antichi fasti.
Quello imolese sarà il secondo capitolo dopo che l’incipit a Losail (in Qatar) ha subito dispensato una grossa sorpresa con la tripletta della Porsche 963 (già vincitrice a gennaio della 24 ore di Daytona in Imsa) ed il deludente esordio di Ferrari e Toyota, troppo penalizzate dalle zavorre, retaggio dei risultati della passata stagione.
Imola è pista stretta, con pochi punti di sorpasso, specie per queste Hypercar piuttosto voluminose, che dovranno destreggiarsi nei doppiaggi alle 18 vetture della categoria LMGT 3 che sul giro renderanno parecchi secondi (a Losail più di 13” al giro e un doppiaggio ogni 19 giri) alle vetture più veloci. Per questo i risultati delle prove, con il dominio Ferrari (tre vetture nelle prime tre posizioni) rendono la macchina del Cavallino favorita. In pole l’Hypercar la numero 50 di Antonio Fuoco (nel suo team anche Miguel Molina e Nicklas Nielsen) con il tempo di 1’29”466. Dietro, a 419 millesimi, la numero 83 «gialla» non ufficiale di Af Corse guidata da Robert Shwartzman (con lui Robert Kubica e Yifei Ye). Terza, l’altra «rossa» numero 51 con al volante Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.
Il successo qatariota della vettura del Team Penske (Estre – Lotterer – Vanthoor) davanti a quella del Team Jota (Stevens – Ilott – Nato) e all’altra di Roger Penske (Campbell – Christensen – Makowiecki) conferisce già di per sé il ruolo di favorite alle 936 di Stoccarda. Anche se a Imola ci sarà da aspettarsi la riscossa delle Rosse 499P di Amato Ferrari e soprattutto delle Toyota che nel 2023 sbaragliarono la concorrenza vincendo tutte le gare del mondiale, tranne la 24 ore di Le Mans andata al Cavallino. Assetata di rivincita sarà anche la Peugeot, che a Losail ha visto sfumare un prestigioso secondo posto (quello di Jensen – Müller – Vergne) a due soli giri dal termine.
Piero Petrini
La Ferrari in pole nello scatto di Isolapress