Una truffa telefonica al giorno agli anziani del circondario: a Imola sottratti 6 mila euro a una coppia, l’allarme dei carabinieri
Una truffa al giorno dall’inizio del mese tra Imola, Castel San Pietro e Dozza. Nell’arco dei primi 11 giorni di aprile sono stati ben dieci i tentativi di truffa telefonica ai danni di anziani. I carabinieri lanciano così un’allerta a tutta la popolazione, per sensibilizzare soprattutto le vittime preferite dai malintenzionati, gli anziani appunto.
«La tecnica è sempre la stessa – fanno sapere i militari -. Al telefono fisso di casa, un uomo, ignoto, si presenta generalmente come “carabiniere” e annuncia un accadimento grave (un incidente di un parente), chiedendo l’immediata riscossione di una somma in contanti, anche costituita da monili in possesso delle vittime. Tiene la conversazione costantemente attiva, per evitare che la linea si interrompa e per continuare ad agitare le vittime, convincendole della tragedia avvenuta. Nel giro di qualche decina di minuti, i truffatori fanno intervenire a casa un sedicente collega che si fa consegnare tutti i soldi o i preziosi».
I dieci casi tentati, per i quali sono state presentate le denunce, non si sono compiuti per la bravura e la scaltrezza delle vittime che non hanno abboccato al raggiro. L’unico caso consumato si è verificato ai danni di una coppia di coniugi imolesi classe 1939 che, fattisi convincere dell’avvenuto (inesistente) incidente stradale della figlia, hanno consegnato, per il “rilascio” della stessa trattenuta in caserma, monili in oro per un valore di circa 6mila euro ad un soggetto presentatosi presso la loro abitazione, fingendosi carabiniere in borghese, mentre al telefono continuava a tenerli in linea un sedicente «maresciallo della stazione di Imola». «In casi di tentativi di truffa è necessario interrompere la comunicazione coi malfattori e contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112» concludono dall’Arma.
r.cr.
Foto concessa dai carabinieri