Prima mondiale: la Cti stende in autodromo un asfalto ricavato da giocattoli e cassette della frutta
L’autodromo di Imola fa scuola ed è sempre più «green». È il primo al mondo con un asfalto innovativo e sostenibile realizzato con plastiche dure riciclate appositamente selezionate (come alcune tipologie di giocattoli, cassette della frutta e vecchie custodie di cd) e grafene. Materiale utilizzato in questi giorni per la ripavimentazione della strada di accesso ai paddock, sollecitata dai movimenti di mezzi pesanti e persone durante gli eventi e le gare previste dal calendario come il Gp di Formula 1. Lavori effettuati dall’impresa Cti di Imola.
L’impiego di questo particolare asfalto garantisce maggiori prestazioni in termini di resistenza e durata e riduce fortemente gli impatti ambientali grazie anche a una minore manutenzione necessaria. In particolare, in ottica di economia circolare, le tecnologie adottate riducono il consumo di energia e di materie prime e sono impiegati prodotti e materiali riutilizzabili e completamente riciclabili. Per la vita utile della pavimentazione è stato così stimato un risparmio pari a: più di 78 mila kg di bitume, pari al peso di circa 46 automobili, 1,623 milioni di kg di aggregati (corrispondenti al peso di 955 automobili), circa 115 viaggi di camion adibiti al trasporto dei materiali, oltre 1.182.125 kWh di energia (pari al fabbisogno mensile di circa 5.254 famiglie) e 74 mila kg di CO2eq (equivalenti all’azione di assorbimento di circa 3.000 alberi adulti in un anno). In aggiunta, sono stati recuperati 3.700 kg di plastiche dure riciclate.
La tecnologia innovativa completamente made in Italy è brevettata e sviluppata da Iterchimica – società italiana di Suisio (Bergamo) specializzata in soluzioni sostenibili per il settore stradale – ed è frutto di una ricerca durata sei anni condotta dall’azienda bergamasca in collaborazione con G.Eco del Gruppo A2A, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Directa Plus, società anch’essa lombarda produttrice del grafene.
r.cr.
Foto concessa dall’autodromo di Imola