Più vantaggi per proprietari e affittuari, il nuovo accordo sul canone concordato valido anche nei comuni del circondario
Entrerà in vigore il 1° aprile l’accordo territoriale tra sindacati degli inquilini e le associazioni di proprietari sottoscritto di recente a Palazzo Malvezzi e relativo ai contratti di locazione a canone concordato. Un atto importante che stabilisce regole condivise e parametri trasparenti per la realizzazione dei contratti di locazione residenziale non a libero mercato. Un riferimento che avrà quindi validità in tutti i comuni della Città metropolitana di Bologna, superando così la preesistente separazione tra comuni del circondario imolese e altri comuni dell’area metropolitana, con una maggiore semplificazione burocratica a vantaggio dei cittadini.
Negli ultimi anni il mercato libero della locazione residenziale in città ha subito rilevanti aumenti, anche per conseguenza della consistente componente turistica che ha contribuito da un lato a ridurre la disponibilità di alloggi per l’offerta locativa di lungo termine e dall’altro a spingere verso l’alto i canoni, che in alcune aree della città sono diventati inaccessibili per la più parte di famiglie, studenti e studentesse. L’accordo siglato va nella direzione opposta a questa deriva e a favore invece di uno spazio di mercato per la locazione di lungo termine e a canoni abbordabili.
I vantaggi legati al tipo di contratti previsti da questo accordo, che contribuiscono a renderli appetibili, sono a favore sia dei proprietari dell’immobile locato, sia degli affittuari. L’accordo prevede infatti che venga concordato un canone di affitto più basso rispetto a quello di mercato sulla base di parametri oggettivi relativi allo stato dell’immobile e alla sua localizzazione. Canone che può essere in parte (e a certe condizioni) detratto dal reddito imponibile del conduttore ai fini Irpef. I proprietari, quale contropartita, possono godere di agevolazioni fiscali (la cosiddetta “cedolare secca”, cioè una tassazione particolarmente vantaggiosa per i redditi derivanti dalla locazione concordata) e una tariffa Imu agevolata rispetto a quella ordinaria.
r.cr.
Foto concessa dal Comune di Bologna
Va bene la pista ciclabile ampliata sulla via graziadei, ma manca adirittura il passaggio pedonale in tutta via Banfi, le auto non rispettano il passaggio da codice per i pedoni e nulla viene fatto per far rispettare questo articolo del codice. Ci vorrebbe una rivisitazione del modo di sosta e la identificazione (va bene anche il cordolo giallo) di passaggi almeno pedonali. Non esistono solo le bici, e lo dico da ciclista, camminare in via Banfi è rischiosissimo e non si hanno alternative, se non quella di uscire d casa in auto a prescindere dal bisogno, magari meglio con un SUV.
Saluti