Centri estivi, la Regione conferma il sostegno alle famiglie e stanzia 7 milioni di euro per le rette
Per il settimo anno consecutivo la Regione scende in campo a sostegno di quelle famiglie in difficoltà i cui figli tra qualche mese andranno ai centri estivi. Un «bonus» per pagare le rette pari a 7 milioni di euro provenienti dalla nuova programmazione di fondi europei Fse plus per l’inclusione sociale. Nel 2023 sono stati 27.758 i bambini e ragazzi che hanno usufruito del sostegno regionale. Un dato in aumento rispetto al 2022 che ha visto invece l’erogazione di 24.466 contributi.
I contributi. Le risorse verranno ripartite tra i Comuni e le Unioni comunali dell’intero territorio, e saranno rivolte a famiglie (anche affidatarie) con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2011 al 2021 in cui uno, in caso di famiglie monogenitoriali, o entrambi i genitori risultino occupati e residenti in Emilia-Romagna. I genitori potranno contare su un contributo massimo di 300 euro a figlio, nel limite di 100 euro a settimana, per la frequenza ai Centri estivi. I contributi concorreranno alla copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale.
Chi può chiedere il bonus. Potranno chiederlo le famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupati, purché abbiano sottoscritto un Patto di servizio, quale misura di politica attiva del lavoro (strumento utilizzato dai Centri per l’impiego per formalizzare un accordo con disoccupati e occupati sul progetto per l’inserimento lavorativo o la partecipazione a un percorso formativo). Infine, potrà essere presentata richiesta nei casi in cui anche un solo genitore sia impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente.
r.cr.