Lòm a Merz domani in piazza, la tradizione dei fuochi di marzo che illuminano il risveglio della terra
Far luce a marzo, alla primavera, al risveglio della natura. Un’antica tradizione che vive ancora oggi e che, domani sera, animerà il centro di Imola con la quarantaquattresima edizione del Lòm a Merz, a cura della Pro Loco cittadina. «Il “Lume a Marzo” è un’antichissima festa del nostro territorio, che vogliamo mantenere in vita e trasmettere alle nuove generazioni – spiegano gli organizzatori -. I grandi fuochi propiziatori che illuminavano campagne e colline erano il retaggio dell’antica tradizione dell’età romana dei fuochi di marzo (in dialetto ‘lòm a merz’), un rito magico e simbolico per propiziarsi le forze della natura in vista dell’arrivo della primavera e quindi del risveglio della terra. I “Lòm a mèrz” venivano fatti con i sarment, le potature delle viti e i contadini cantavano e ballavano attorno al fuoco; i bambini correvano intorno al fuoco giocando e intonando canti benauguranti. Negli anni del dopoguerra la tradizione stava spegnendosi, quando la Ca’d’Iomla della Società del Passatore decise di proporre questa festa in città, nella piazza principale di Imola».
L’appuntamento domani è dalle ore 17 quando si potranno gustare il Brulè con vino Doc delle Cantine Poletti Severoli e Fondo Ca’ Vecia, la Pié fritta di Fontanelice, la Ciambella di Imola offerta dal forno Savelli di Imola. Ci saranno poi il mercatino delle opere d’ingegno, la presenza di Scherma Imola e Imola Rugby, e la musica dal vivo con la voce di Tiziana. Alle 20 partirà la fiaccolata stracittadina del gruppo Imolese Pattinaggio per accendere il grande falò, e alle 20.30 prenderà il via lo spettacolo musicale della Banda del Passatore di Brisighella.
Il falò in piazza (foto Isolapress)