«Tronchiamo i pregiudizi: siamo brave e qualificate»: il racconto delle lavoratrici di Cims
«Ma sei in grado di potare questi alberi? Mi mandi uno dei tuoi ragazzi? Guarda, da te non me lo sarei mai aspettato». Questi sono solo alcuni dei commenti che Katia Pedini, Micaela Pifferi, Veronica Zaniboni e le altre donne che lavorano in Cims ricevono ancora oggi dai clienti. Clienti che oltrettutto non sanno che Cims è una cooperativa che nasce nel 1975 proprio per dare lavoro alle donne di Sassoleone. Una realtà che oggi conta all’appello 40 donne e che quest’anno ha ottenuto la certificazione sul rispetto delle linee guida per la parità di genere.
«Lavoro in Cims da 27 anni – racconta Katia Pedini, tecnica del settore verde della cooperativa -. Ho iniziato come operaia a raccogliere la frutta, poi sono passata nella squadra dei giardinieri e infine sono diventata capo squadra, facendo da intermediaria tra tecnici e operatori. Non ho mai sentito la differenza tra uomo e donna all’interno dell’azienda, tanto che già dal mio arrivo c’erano dei capi squadra donna. C’è sempre stata fiducia nelle donne da parte di Cims, ma lo stesso non posso dire per i clienti».
L’intervista completa di Andrea Buscaroli sul numero di «sabato sera» in edicola