Caffè della Rocca, scattata una raccolta firme per sostenere l’ex gestore
A un paio di settimane dall’aggiudicazione (per ora) provvisoria del Caffè della Rocca alla Mr Bruce Srl di Emanuele Brusaferri, monta la protesta di alcuni cittadini imolesi. Sta girando in queste ore una raccolta firme, arrivata al momento a 120 sottoscrizioni, lanciata da un gruppo di persone che si definiscono gli “Amici della baracchina” e che a breve dovrebbe arrivare in Comune. Il tutto accompagnato da una lettera dove gli stessi contestano sia l’esito che il contenuto del bando, oltre ad esprimere rammarico nonché disappunto per la nuova concessione dei locali e manifestare solidarietà e affetto verso l’ex gestore Lorenzo Sabbioni e tutta la sua squadra. «Un posto speciale per tanti imolesi dove abbiamo trovato momenti di svago e di piacevolezza e uno dei pochi luoghi di Imola dove contemporaneamente eri a casa e in tutto il mondo – si legge nella lettera -. È il cuore e l’impegno degli individui che rendono un luogo speciale e significativo e il legame che si crea nel tempo e il contributo alla crescita e al benessere della comunità, vanno ben oltre qualsiasi cifra finanziaria si possa offrire».
Secondo gli “Amici della baracchina” il bando comunale non ha preso in considerazione aspetti e requisiti importanti come «la professionalità acquisita e anzianità di esercizio d’impresa, il fatturato minimo e l’ordine pubblico, ovvero non si è guardato al fatto che le società partecipanti al bando non avessero avuto problemi di ordine pubblico (la Galleria N8 di Brusaferri in centro rimase chiusa 15 giorni a febbraio 2023 dopo una rissa, ndr) – continuano -. Venivano poi assegnati 20 punti all’offerta economica, apparentemente pochi, ma che alla fine hanno avuto maggiore rilevanza rispetto al punteggio delle proposte tecniche relative alla tutela ambientale, territoriale ed artistica».
A fare tutta la differenza nell’assegnazione è stata infatti l’offerta economica dove Brusaferri ha apportato un rialzo del canone annuo a base d’asta dell’84,64% contro il 10,27% dei precedenti gestori. «Un conto però è fare un’offerta economica, tutt’altro è dimostrare di essere in grado di sostenerla nella pratica» affermano, spezzando poi altre lance a favore dell’ex gestore Sabbioni. «Non è stato riconosciuto alcun criterio di priorità, non si è salvaguardata un’attività sana, funzionante e apprezzata, che ha creato posti di lavoro e sodalizi commerciali con fornitori della zona. Non si è dato il giusto valore ad un’offerta tecnica, quella dei titolari valutata con il massimo del punteggio 80/80, quindi consono e onnicomprensivo di tutte specifiche espresse dal Comune e il format da loro proposto si è sempre dimostrato unico ed originale. La precedente gestione non si è dimostrata mai problematica, ha assolto ogni corrispettivo con puntualità, oltre ad apportare costantemente migliorie ai locali senza mai gravare sulle casse comunali».
r.cr.
Nella foto: Il Caffè della Rocca