Protesta degli agricoltori, dal circondario di Imola a Bruxelles per chiedere alla Ue di rivedere le regole
A manifestare a Bruxelles ieri mattina c’erano anche i rappresentanti delle associazioni di categoria dell’agricoltura del nostro territorio. Tra i 3000 dichiarati da Coldiretti, anche Giordano Alpi, Riccardo Marchetti, Massimo Marani rispettivamente presidente delle sezioni di Imola, Fontanelice e Castel del Rio, Mordano. Mentre per Confagricoltura c’erano Guglielmo Garagnani e Andrea Flora, presidente e direttore di Bologna, dove confluisce anche Imola. Una giornata segnata anche da scontri, copertoni e cassonetti dati alle fiamme vicino alla sede dove si sono riuniti i ministri dell’Agricoltura, lanci di uova e l’assedio per qualche ora dei trattori anche all’aeroporto.
Gli agricoltori si sono dati appuntamento da tutta l’Europa il giorno della riunione del Consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura per chiedere di cambiare le regole che minacciano la sopravvivenza del settore. Gli agricoltori chiedono una revisione profonda della Politica agricola comune (Pac), semplificazione burocratica e riduzione degli obblighi ambientali, per un modello efficiente di agricoltura per tutelare maggiormente produttività e competitività delle imprese del settore, garantire reciprocità negli scambi internazionali.
Dalla delegazione imolese nessuna dichiarazione su quanto accaduto ma si tiene il punto, per Confagricoltura Bologna «serve una politica agricola che sappia accompagnare la produzione e stabilire un giusto margine di guadagno per la filiera agroalimentare, l’obiettivo è anche la salvaguardia dei prezzi per i produttori non a discapito dei consumatori». Più duro Alpi in diretta da Bruxelles: «Per noi è un’Europa matrigna che se ne frega degli agricoltori per questo ambientalismo sfrenato, è una cosa assurda».
al.gi.
Nella foto, Massimo Marani, Giordano Alpi e Riccardo Marchetti