All’Alberghetti di Imola tre giorni di autogestione, creatività ma tanta fatica… e un buco
«Partecipazione, proposte, pensieri». Uno slogan con tre «P» scelto dagli studenti dell’Alberghetti per il programma di autogestione incentrato sui Laboratori della creatività (ovvero Lcd). Tre giornate in cui la scuola dal 15 al 17 febbraio ha messo a disposizione i propri spazi per «sperimentare» un nuovo approccio alla didattica. Coinvolta la sede centrale di via San Benedetto, con liceo delle scienze applicate e istituto tecnico, dalla prima alla quinta. Dopo una prima esperienza l’anno scorso, quest’anno i rappresentanti degli studenti, insieme a preside e docenti, si sono mossi da settembre per mettere in piedi un programma ampio ed interessante con tanti laboratori dalla musica al cinema, dalla cultura del cibo all’AI ai consigli per le scelte post-diploma.
«Ognuno aveva la possibilità di scegliere l’aula e l’argomento a cui assistere, ovviamente a seconda dei propri interessi e delle proprie passioni» racconta uno degli organizzatori, il rappresentante di classe Mattia Settembrini.
«È un arricchimento, non una sostituzione della didattica in classe. Imparare ad essere autonomi e responsabili» precisa il dirigente scolastico Marco Macciantelli. «Sicuramente è un’iniziativa nuova ancora da perfezionare. Tre giorni consecutivi sono molto faticosi, anche fisicamente, per gli studenti che si sono resi disponibili per organizzare o occuparsi della vigilanza interna».
Non è mancato un danno, un buco in un muro di cartongesso: «Ma lo studente che si è reso responsabile del fatto è venuto da me spontaneamente spiegando che si è trattato di qualcosa di assolutamente accidentale» dice Macciantelli.
an.b.
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