Il Tecnopolo «Rita Levi-Montalcini» raddoppia i laboratori per la ricerca sulle scienze della vita a Ozzano
Nell’ambito del piano regionale cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Pr Fesr 2021-2027), l’Emilia-Romagna ha assegnato un contributo di 1,5 milioni di euro al Tecnopolo di Bologna-Ozzano «Rita Levi-Montalcini». «Questo ci permetterà di ampliare la nostra struttura per rendere più agevole e più strutturato il nostro lavoro» ha sintetizzato Luciana Giardino, presidente della Fondazione Iret, eccellenza nel campo della ricerca scientifica che dal 2015 fanno parte della Rete alta tecnologia e dal 2016 gli è stata assegnata la gestione del Tecnopolo di Ozzano-Bologna (l’interlocutore principale è il Centro interdipartimentale di Ricerca industriale per le Scienze della vita e tecnologie per la salute dell’Università). Ritornando al finanziamento, l’obiettivo è un ampliamento dell’attuale infrastruttura e un potenziamento tecnologico al servizio di «malattie senza cura», i tre ambiti di indagine dell’Iret sono le patologie neurologiche degenerative, come Alzheimer e sclerosi multipla, la medicina rigenerativa e le malattie rare a prevalente impatto neurologico.
L’intervento previsto con i fondi Fsr consiste di un’ulteriore area di oltre 600 metri quadri di superficie coperta, arrivando così ad un’area complessiva di 1400 metri quadri, con laboratori e spazio riunioni, seminari e convegni in via Tolara di Sopra di fronte alla sede di Veterinaria dell’UniBo. È prevista inoltre un’area dedicata al «wellness cognitivo», concretizzando, in uno spazio fisico, uno dei progetti di punta di Fondazione Iret. Fra gli interventi tecnologici, è prevista l’installazione di microscopia light sheet per campioni macroscopici, la prima in Emilia-Romagna e tra le prime a livello nazionale. «Questo nuovo progetto di ampliamento risponde a specifiche esigenze degli enti di ricerca e delle aziende afferenti al Tecnopolo» afferma la direttrice scientifica dell’Iret Laura Calzà, che attualmente ricopre tale ruolo anche per l’Istituto di Montecatone.
red.cr.
Il rendering del progetto dei nuovi spazi