Ha messo le ali all’Accademia di Imola Anna Hanlder, che ora è volata alla Boston Symphony Orchestra
«L’Accademia pianistica di Imola mi ha insegnato cosa significa essere un musicista professionista, che mette sempre la musica al primo posto ed è disposto a dedicare la propria vita a questa forma d’arte, con tutti i sacrifici e i doni che ne derivano». Sono parole di Anna Handler, che all’Accademia Internazionale «Incontri con il maestro» di Imola è stata allieva della classe di Marco Boni, e da pochi giorni è stata nominata assistente direttore alla Boston Symphony Orchestra. Un incarico salutato con soddisfazione dall’Accademia, dove Handler ha studiato anche pianoforte: «Anna ha iniziato a studiare con me quando doveva ancora compiere sedici anni – ricorda Boni – e già dalle prime volte che teneva la bacchetta in mano si vedeva che c’era già qualcosa che funzionava, che aveva già un’attitudine non solo a livello musicale ma anche della gestualità direttoriale. Ha studiato a Imola tre anni, ottenendo una formazione completa sotto la guida di grandi maestri. L’abbiamo poi invitata, tre anni fa, a dirigere l’orchestra dei giovani del Teatro Comunale di Bologna e le abbiamo consegnato il diploma Master. Fin dall’inizio è sempre stata molto scrupolosa: già nelle prime prove aveva le idee chiare su cosa voleva e quando dirigeva, nonostante fosse la più piccola, in classe si creava un grande silenzio di rispetto. Aveva già un carattere ben formato e pretendeva che si eseguissero le cose come voleva».
Anna Handler, cresciuta a Monaco, è stata assistente di Kirill Petrenko alla guida dei Berliner Philharmoniker e di Daniel Harding sul podio della Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunk. Ricorda con piacere l’educazione ricevuta in Accademia, sottolineando come la guidi «ancora oggi a cercare sempre una conoscenza più profonda e una maggiore comprensione nei miei studi di direzione d’orchestra e di pianoforte. L’Accademia ha spinto i miei limiti oltre quanto avrei creduto possibile e mi ha reso più forte per tutto ciò che è seguito. Ringrazio tutti i miei mentori, il Maestro Fiuzzi, Jin Ju, Andre Gallo e naturalmente i miei amati Ingrid Fliter e Marco Boni. Il Maestro Boni è stato il primo Maestro che ha creduto in me come direttore d’orchestra e ricordo il giorno in cui mi ha permesso di partecipare alla lezione a Palazzo Monsigniani. Ricordo ancora di aver diretto per lui l’Ouverture del Coriolano e di aver sentito la sua profonda fiducia nel mio intuito. Questo mi ha aiutato a mettere le ali».
Anna Handler (foto di Fabian Wildgrube)