Cavim, conto alla rovescia per la cantina di Sasso Morelli, i consulenti: con la base d’asta «per i soci il 50%»
L’appuntamento per il futuro della Cavim è fissato per il 26 febbraio, giorno dell’apertura delle buste dell’asta pubblica per la vendita. Alla Casa vinicola Poletti è stato riconosciuto il diritto di prelazione sul maggior prezzo raggiunto all’asta e, al momento, non sono arrivate altre manifestazioni di interesse. Come noto, la Poletti ha già rilevato l’attività attraverso l’affitto di un ramo d’azienda, necessario per mettere al sicuro la vendemmia 2023.
Gli avvocati Vittorio Mazza e Franco Cornacchia, advisor legale e finanziario della composizione negoziata della crisi della cooperativa, e Gionata Bartolini, esperto della procedura nominato dalla commisione-camerale, e Andrea Albertazzi, attuale presidente della Cavim, hanno ripercorso l’iter che ha interessato in questi anni la cooperativa vinicola con sede a Sasso Morelli. Dal marzo dello scorso anno è entrata, dopo un periodo di difficoltà e contrasti interni, in una procedura di composizione negoziata della crisi. Il lotto complessivo all’asta parte da 3,8 milioni e, con questa cifra «i soci della cooperativa (scesi a 168) che non sono privilegiati e ipotecari, potranno ricevere il 50% dei propri interessi – ha sottolineato Mazza -, se invece la base d’asta scendesse a 2,8 milioni, come previsto in seconda battuta, la percentuale scenderebbe al 35-40%».
al.gi.
Franco Cornacchia, Andrea Albertazzi e Vittorio Mazza