Furto all’armeria Topi di Imola: identificati i presunti autori, scomparse le pistole rubate
La notte del 19 settembre scorso erano entrati nell’armeria Topi di Imola, riuscendo a rubare una cinquantina di armi comuni da sparo. Quattro mesi dopo, i carabinieri hanno identificato i presunti autori del furto aggravato in concorso: tre uomini e due donne tra i 21 e i 48 anni residenti in provincia di Lucca.
Analizzando la scena del crimine, i carabinieri avevano scoperto che il giorno prima tre persone, arrivate in zona con una Mini Countryman a noleggio, erano entrate nell’armeria per acquistare degli oggetti di poco valore. Una scusa per prendere le chiavi dei locali per farne una copia nella vicina ferramenta.
Il furto, avvenuto la notte successiva, era stato così semplice: nonostante fosse suonato l’allarme erano riusciti a portare a termine il piano. Tutto era filato liscio, fino a quando, qualche giorno dopo, la stessa Mini Countryman notata a Imola, era stata fermata a Viareggio durante un posto di controllo alla circolazione stradale ed erano stati identificati la conducente (la 48enne indagata) e i due passeggeri, tra cui il figlio (il 28enne indagato). Un dettaglio grazie al quale i carabinieri di Bologna e quelli di Imola sono riusciti a ricostruire il piano criminale della banda e risalire all’identità dei presunti responsabili che si erano distribuiti i compiti per l’assalto, trasportando poi le armi in una destinazione ignota.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha emesso, nei confronti di un ragazzo di 23 anni, del 28enne e della madre di quest’ultimo, la 48enne, la misura cautelare personale della custodia in carcere, mentre nei confronti degli altri due soggetti, un 21enne e una 27enne, la misura cautelare degli arresti domiciliari.
red.cro.
In foto i carabinieri davanti all’armeria Topi di Imola