Castel del Rio, Baldazzi al Pd: «Incontriamoci, ma non con chi sale da Imola per avvelenare il pozzo»
Il Circolo del Partito democratico di Castel del Rio ha chiesto un incontro al sindaco Alberto Baldazzi sulla realizzazione del programma di mandato e su alcune proposte per rilanciare un territorio profondamente colpito dagli eventi alluvionali dello scorso maggio. Ma il primo cittadino «si rifiuta di incontrare la delegazione» ha comunicato ieri lo stesso Pd. Il segretario della Federazione, Fausto Tinti dice: «Al sindaco Baldazzi chiedo di andare oltre i personalismi».
Baldazzi oggi ha preso rilanciato la palla puntualizzando con una nota: «Con Tinti, con il quale condividiamo obiettivi di amministrazione del territorio presso il Circondario, ci eravamo detti che saremmo stati ben lieti di incontrare il Circolo del Partito democratico, la gente, l’elettorato insomma» scrive il sindaco. «Vediamoci con il Circolo – aggiunge -, ma non con le due o tre persone che salgono a Castel del Rio nel weekend o da Imola per per tentare di destabilizzare, per avvelenare il pozzo». Baldazzi rivendica anche il lavoro fatto: «Siamo stati il primo Comune del cratere alluvionale come risorse subito utilizzate, quasi un milione, e destinate, quasi 24 milioni. Siamo intervenuti sulla centrale energetica della scuola, su Palazzo Alidosi, oltre 6 chilometri di strade comunali, vicinali e forestali, abbiamo sostenuto la castanicoltura, portato nuovi eventi, assunto altre persone in Comune».
red.cr.
Nelle foto, a sinistra Fausto Tinti, a destra Alberto Baldazzi