Terre Cevico da consorzio è diventata una cooperativa da oltre mille soci
Dall’1 gennaio il gruppo cooperativo romagnolo Terre Cevico ha formalizzato il cambio di assetto statutario e organizzativo e da consorzio è diventato una cooperativa di primo grado attraverso l’incorporazione delle coop. Le Romagnole, Romagnole Due, Winex, Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane. Oltre mille soci complessivi. Rimane socia, per tempistiche tecniche, la cantina imolese Colli Romagnoli, ma la fusione è comunque in programma nel prossimo quinquennio. Un progetto a cui si lavora da oltre due anni che coniuga l’identità del grande sistema impresa con la scelta strategica di acquisire internamente l’intera filiera del vino, dalla vigna alla bottiglia, riportando al centro il ruolo del socio viticoltore.
Il nuovo Consiglio di amministrazione, vede come il passaggio di consegne alla presidenza dall’imolese Marco Nannetti a Franco Donati, poi Alberto Asioli, Emanuele Babini, Lino Bacchilega, Flavio Cattani, Fabio Foschi, Marco Lanzoni, Gianni Raffoni, Valter Raspanti, Daniela Ravaglia, Gregorio Vecchi. Nannetti rimane in Cda come consigliere tecnico con deleghe. Lino Bacchilega è stato nominato vice presidente mentre è confermata la direzione generale a Paolo Galassi e la direzione amministrativa e finanziaria a Linda Faggioli.
Nelle scorse settimane Terre Cevico ha approvato un ottimo bilancio 2022-2023 con un fatturato aggregato di 217,2 milioni di euro (aziende del gruppo e cooperative di base) con una crescita del +14,5% rispetto all’esercizio precedente che si era chiuso con 189,6 milioni. In crescita anche il fatturato consolidato di Cevico che ha toccato quota 196,7 milioni, per un incremento del +17,1 rispetto all’esercizio precedente (167,9 milioni di euro). A crescere è stato soprattutto l’export, salito a quota 86 milioni di euro registrando un +18% sull’anno precedente (72,9 mln). L’export ha per l’esercizio concluso il 31/7/2023 un’incidenza del 43% sui ricavi del gruppo e posiziona Cevico al terzo posto tra le aziende italiane più performanti in termini di incremento del fatturato. L’utile netto è stato di 438,5 migliaia di euro, il patrimonio netto aggregato tocca quota 86,9 milioni di euro, mentre il plusvalore per i soci – ovvero il valore originato dalla differenza tra le liquidazioni dei prodotti conferiti e il prezzo di mercato – ammonta a 6,3 milioni per l’esercizio 2022/23.
red.eco.
Nella foto, da sinistra: Mirco Bagnari Legacoop Romagna, Lino Bacchilega vice presidente Terre Cevico, Franco Donati neo Presidente Terre Cevico, Marco Nannetti consigliere tecnico con deleghe