Dentro al mondo d’arte di Bertozzi & Casoni, a Imola
Entrare nell’opificio di Bertozzi & Casoni, in un capannone nella zona industriale di Imola, è entrare nel mondo dell’arte. Quella con la A maiuscola, talento e anima, tecniche sopraffine e pensiero profondo. Quella che ha raggiunto tutto il mondo, che ha parlato, parla e continuerà a parlare a chiunque voglia mettersi in ascolto: un ascolto visuale, di riflessione, di stupore, di meraviglia. Parola molto usata per descrivere le opere di Giampaolo Bertozzi e Stefano dal Monte Casoni, e quantomai corretta. E il laboratorio restituisce il senso dell’arte che nasce, con lavori o parti di lavori che invadono ogni angolo, con gli strumenti pronti all’uso e con alcuni collaboratori all’opera.
Ovviamente l’arte non si ferma mai, anche se c’è una mostra ora in corso a Imola, mostra che arriva pochi mesi dopo la scomparsa di Stefano Dal Monte Casoni. «L’idea nasce un anno e mezzo fa, forse anche prima – spiega Bertozzi -, in seguito alla donazione alla città di Imola di sei nostre opere, tra cui “Scegli il Paradiso”, a cui tenevamo molto (opere ora esposte in modo permanente al Museo di San Domenico, Nda) e che volevamo fossero ai Musei di Imola: un modo per preservarle e far sì che fossero visibili dal pubblico».
L’intervista completa di Stefania Freddi a Giampaolo Bertozzi è sul numero di sabato sera in edicola questa settimana