Con «Maria Stuarda» le regine Marinoni e Pozzi aprono allo Stignani la stagione teatrale, che vede un aumento degli abbonati
Debutta il 12 dicembre la stagione di prosa al teatro Stignani di Imola, e lo fa con «Maria Stuarda», lavoro di Friedrich Schiller qui diretto da Davide Livermore. Sul palco, Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi per raccontare il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart, cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I. «Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi si alterneranno nei ruoli, scoprendo sera dopo sera chi farà cosa – scrive il regista nelle note allo spettacolo, che è una produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Ctb Centro Teatrale Bresciano -. Saranno scelte attraverso una azione teatrale, un meccanismo che determinerà il destino della signora Marinoni e della signora Pozzi di quella singola sera, un po’ come il destino decide in pochi istanti cose fondamentali della nostra vita, e ha deciso il destino delle due regine». In scena ci sono anche Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi e Sax Nicosia che interpretano tutti gli altri personaggi – funzionari di corte, spie, amanti, fedeli servitori o doppiogiochisti – sostenuti dalla partitura musicale creata da Mario Conte e Giua, che canta e suona la chitarra elettrica dal vivo. Da segnalare che Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi vestono abiti disegnati da Dolce & Gabbana, per questo lavoro nominati finalisti ai Premi Ubu 2023 per i migliori costumi.
Con «Maria Stuarda», in cartellone a Imola fino al 17 dicembre, si apre la stagione 2023/2024 del teatro Stignani per la quale il 94% dei 1.265 abbonati alla scorsa stagione ha riconfermato il proprio abbonamento. Con i 250 nuovi, la stagione parte quindi con 1.440 abbonati, il 14% in più rispetto alla precedente. Tanti anche i giovanissimi: sono 70 gli abbonamenti under 20 (+20%). I biglietti per i singoli spettacoli sono acquistabili su Vivaticket (dalle ore 19 dal sabato antecedente lo spettacolo) oppure alla biglietteria del teatro (per informazioni sulle modalità e sui costi: tel. 0542 602600).
Una scena di «Maria Stuarda» (foto Masiar Pasquali)