Tutela dei redditi e meno precarietà, l’intervista al nuovo segretario della Cgil di Imola Stefano Moni
«La priorità per noi è ridistribuire la ricchezza anche ai lavoratori e diminuire la precarietà. È un tema di giustizia sociale». Stefano Moni indossa la giacca e la spillina rossa quadrata della Cgil, ma la felpa della Fiom è ancora a vista, sull’attaccapanni poco lontano. Dal 29 novembre è il nuovo segretario generale della Camera del lavoro di Imola, succede a Mirella Collina, che dall’1 dicembre è in pensione.
Elezioni «bulgare» o quasi, per il secondo mandato della Collina a inizio anno non andò così. Una cambiale in bianco o una responsabilità che un po’ la preoccupa?
«Prima cosa, Mirella ha contribuito molto a questo percorso e le riconosco il merito di aver guidato la Camera del lavoro con grande professionalità e impegno in questi anni complicati. Poi, sono consapevole della grande responsabilità ma non sono preoccupato: la mia relazione programmatica è basata su aspetti concre-ti. Ci troviamo in un contesto di crisi, in cui si stanno aprendo casse integrazioni nell’industria e nelle fonderie legate all’automotive che non avevamo mai avuto. Anche il settore delle piastrelle e della ceramica vede delle fermate. Il nostro obiettivo principale sarà la tutela dei redditi dei lavoratori e portare la contrattazione aziendale nelle realtà dove non è presente, come le piccole medie industrie e nell’artigianato. Questo sempre per sostenere il reddito dei lavoratori che fanno fatica ad arrivare a fine mese. L’altro obiettivo sarà di diminuire in modo sensibile la precarietà, provando con la contrattazione a chiedere alle aziende di stabilizzare i percorsi lavorativi».
L’intervista completa a Stefano Moni è sul numero del «sabato sera» di questa settimana
Lara Alpi