L’architettura a Imola nel secondo ‘900 raccontata in una mostra che inaugura oggi in biblioteca
Schizzi e disegni, lucidi ed eliocopie, fotografie e plastici in legno che illustrano l’architettura a Imola nel secondo ‘900. E’ la mostra «Architettura a Imola nel secondo ‘900.Gli archivi di Vittorio Fiorentini e Sanzio Cremonini» che inaugura oggi alle 17 nella biblioteca comunale di Imola nell’ambito della rassegna «Tesori della Biblioteca». La mostra è realizzata grazie al ricco patrimonio documentario dell’Archivio dell’architetto Vittorio Fiorentini (Imola, 1916-2012), donato al Comune di Imola dalla nipote Matilde Mazzolani nel 2020, e dell’Archivio dell’ingegnere Sanzio Cremonini (Imola, 1913-2007), donato al Comune di Imola dalla moglie Maria Vittoria Carli nel 2011.
L’esposizione si apre con un’introduzione con il contesto imolese nella seconda metà del Novecento: nell’immediato dopoguerra Imola riparte animata dal desiderio di ritornare alla vita e ricostruire è la parola d’ordine. Arrivano poi gli anni della crescita e dello sviluppo caratterizzati dalla progettazione di nuovi edifici e dall’espansione crescente della città. Sono esposte alcune riviste, provenienti dalla biblioteca di Cremonini, che testimoniano il dibattito culturale e architettonico sulla ricostruzione. Il percorso espositivo prosegue con le due sezioni dedicate all’architetto Fiorentini e all’ingegnere Cremonini che con la loro opera hanno contribuito a disegnare la nuova immagine architettonica di Imola e del suo territorio nel secondo ‘900.
«Il pubblico deve poter essere partecipe dei documenti conservati negli archivi e, per farlo, sono fondamentali mostre come questa che rendano i documenti – in questo caso anche i plastici, i disegni e le fotografie – protagonisti di una storia in cui il visitatore si riconosce», commenta l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. Per realizzare la mostra «sono state fondamentali tanto le donazioni degli archivi Fiorentini e Cremonini al Comune tanto le operazioni di inventariazione e ricerca che sugli archivi sono state svolte negli ultimi anni – continua Gambi -. Per la biblioteca realizzare una mostra di architettura è stata una sfida, portata avanti grazie all’importante collaborazione con l’Associazione Segni del moderno, e siamo sicuri che la città apprezzerà il risultato».
All’inaugurazione parteciperanno il sindaco Marco Panieri, l’assessore Gambi, la direttrice della biblioteca Silvia Mirri, Daniele Vincenzi dell’Ordine degli architetti di Bologna e Andrea Gnudi dell’Ordine degli ingegneri di Bologna. Seguirà l’introduzione alla mostra con i curatori Giorgio Bolognesi e Claudio Calamelli (Segni del Moderno). Allestita nella Libreria francescana al primo piano della biblioteca, con un’anteprima all’ingresso della biblioteca, l’esposizione sarà visitabile martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30; sabato dalle 10 alle 12.30. Sono previste visite guidate sabato 2 e 16 dicembre alle 11, sabato 20 gennaio e 3 febbraio alle 11. Previsti anche incontri di approfondimento, il primo dei quali si terrà sabato 25 novembre alle 17: «Architettura italiana nel secondo ‘900. Note sull’opera di Fiorentini e Cremonini» con Matteo Cassani Simonetti (Università di Bologna).
Banca e Asilo Ponticelli in costruzione (foto dell’archivio Fiorentini in mostra)