Minacce di morte alla moglie perché fa la cameriera, allontanamento e denuncia a Castel San Pietro
Lui non sopporta di vederla lavorare come cameriera in un locale perché teme di essere tradito. Questa la motivazione che avrebbe portato un uomo di 38 anni, operaio, a maltrattare la moglie, anche davanti ai due figli minorenni. «Ti lascio sulla sedia a rotelle. Ti taglio la testa. Ti ammazzo. Torna a casa». Questo il repertorio di minacce verbali. Una gelosia morbosa che nella notte del 22 ottobre è andata oltre, quando la donna è stata allertata dalla telefonata della figlia che le diceva di stare attenta perché il padre era uscito per raggiungerla sul posto di lavoro «e darle fuoco»; il gestore del locale, preoccupato, ha telefonato lui stesso ai carabinieri. Giunti sul posto hanno effettivamente trovato l’uomo che dormiva in auto nel parcheggio antistante.
A quel punto è stata interessata la Procura di Bologna, e il giudice per le indagini preliminari che ha emesso le misure cautelari. Sul provvedimento si sottolineano «sia le offese che le minacce, sia la pretesa di esercitare unilateralmente controllo sulla sfera emotiva del coniuge così amplificando l’afflizione conseguente. Ne è derivato un quadro di profonda afflizione per l’incolumità del nucleo familiare». La donna ha chiesto anche di essere collocata in una struttura protetta per proteggere la propria incolumità e quella dei figli.
r.cr.
Foto d’archivio