Alluvione, pubblicata la nuova ordinanza: arrivano i ristori per le famiglie
Anche le famiglie colpite dall’alluvione avranno i ristori. È stata pubblicata la tanto attesa ordinanza (14/2023) del commissario alla ricostruzione Figliuolo che riguarda i contributi per i privati cittadini. Singoli e famiglie potranno ora richiedere i contributi per le abitazioni private danneggiate dagli eventi alluvionali di maggio. Un’ordinanza resa ufficiale appena prima dell’attivazione della piattaforma informatica della Regione Emilia-Romagna per richiedere i contributi: Sfinge, operativa dal 15 novembre.
L’ordinanza prevede contributi pari al 100% dell’importo del danno, al netto solo di eventuali indennizzi assicurativi o altri contributi. Il contributo, però, riguarda solo le spese riconducibili a interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione delle unità immobiliari, sono invece esclusi i beni mobili: arredi, elettrodomestici, stoviglie, utensili potranno essere elencati come beni danneggiati nella perizia asseverata, ma servirà solo nel caso in cui ci fosse in futuro la possibilità di contributo per questo tipo di beni. Un aspetto, quest’ultimo, contro cui si era scagliato pochi giorni fa il presidente della Regione Stefano Bonaccini: «Finora non hanno previsto, ed è clamoroso, al limite dell’incredibile, il rimborso dei beni mobili, ma in un’alluvione ciò che viene più danneggiato sono proprio i beni mobili. Ci ripensino».
Per richiedere i contributi, è necessario stilare una perizia asseverata che quantifichi il danno; la perizia deve essere giurata solo nel caso degli immobili per i quali è necessaria la demolizione e ricostruzione.
Gli importi fino a 20mila euro saranno erogati per il 50% a titolo di anticipazione e per il restante 50% a saldo, a conclusione della rendicontazione finale e dei relativi controlli. Per gli importi superiori a 20mila euro, invece, verrà erogata una prima parte di almeno 20mila euro, gli altri contributi saranno erogati sulla base dei decreti successivamente emanati dal commissario straordinario: a titolo di anticipazione verrà erogato il 50% della prima misura di contributo concesso, a saldo invece il restante importo. Nel caso in cui le risorse non fossero disponibili nella loro interezza, resta salva la possibilità di emettere ulteriori decreti di concessione per l’erogazione della quota parte rimanente.
Nei casi di necessità di demolizione e ricostruzione di immobili è previsto un costo convenzionale, ottenuto moltiplicando per la superficie complessiva dell’unità immobiliare il costo parametrico, articolato per classi di superficie, oltre IVA, se non recuperabile. L’ordinanza non regola invece i contributi per l’eventuale delocalizzazione, previa demolizione di edifici distrutti o danneggiati e dichiarati inagibili e sgomberati, per i quali la ricostruzione nello stesso posto non sia possibile in base ai piani di assetto idrogeologico. I contributi saranno infatti – secondo quanto si legge nel provvedimento – regolati da una successiva ordinanza.
red.cro.
In foto: Spazzate Sassatelli a maggio 2023